Bivacchi all’ex emporio, il blitz della polizia

Sono stati trovati indumenti, rifiuti e resti di escrementi. Il ragazzo che vive lì però ieri non c’era: si tratterebbe di un rifugiato di 25 anni

Bivacchi all’ex emporio, il blitz della polizia

Bivacchi all’ex emporio, il blitz della polizia

Ex emporio Rossi divenuto rifugio per senzatetto: arrivano agenti di polizia locale e di Stato ma dell’uomo nessuna traccia. Ieri mattina il sopralluogo da parte degli agenti del comando, dei poliziotti del Commissariato e del proprietario di parte dello stabile che avrebbe annunciato l’intenzione di fare denuncia. Gli agenti hanno provato ad entrare e avrebbero trovato escrementi, rifiuti e indumenti nel primo tratto al piano terra. Sul posto anche diversi residenti e commercianti alcuni dei quali hanno interloquito con il giovane che da novembre scorso abiterebbe all’interno dei locali abbandonati che si affacciano sulla centralissima via Cavour. Una questione nota all’Amministrazione comunale che la sta seguendo da vicino. Si tratterebbe di un ragazzo extracomunitario sui 25 anni che è stato accolto come richiedente asilo ad Ancona, città dalla quale poi si sarebbe allontanato perché non sarebbe stato "un buon posto", avrebbe spiegato a chi ha cercato di avvicinarlo. Alla fine dello scorso anno, si sarebbe rivolto anche alla Caritas e avrebbe alloggiato alla Casa delle Genti per i 15 giorni consentiti, ma senza riuscire a seguire poi un percorso di reinserimento nella società.

Insomma, una situazione nota a chi vive in città specie a ridosso dell’ex emporio abbandonato ormai da oltre 20 anni. Nei giorni scorsi, dopo le segnalazioni, ad effettuare un sopralluogo sono stati anche i carabinieri che lo avrebbero identificato. "I vigili urbani erano già intervenuti – spiega un commerciante – e avevano parlato con il ragazzo spiegandogli che non poteva stare lì. Di solito entra la sera tardi ed esce la mattina presto, ma negli ultimi giorni dopo le segnalazioni pubbliche non si è più visto. Forse ha cercato un altro rifugio".

Il giovane "avrebbe a disposizione degli abiti, sarebbe vestito relativamente bene e gira con uno zainetto". "Conosciamo la circostanza e abbiamo avviato ogni azione utile a dare una risposta a quella che pare un’evidente situazione di persona in stato di povertà – spiega il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – Ci stiamo rapportando pertanto all’uomo, non all’emporio, con l’attenzione che situazioni del genere richiedono e non con senso di fastidio per il mancato decoro (il riferimento è all’interrogazione presentata dal gruppo Per Jesi, ndr). Purtroppo la povertà si mostra così com’è, in tutta la sua autentica umanità. Ad essa intendiamo rivolgere prima di tutto gesti di cura, poi la sicurezza".

Sara Ferreri