NICOLÒ MORICCI
Cronaca

Blitz della polizia locale al Passetto. Via l’accampamento dei disperati: "Aiuto, abbiamo bisogno di tutto"

Gli agenti sono scesi in spiaggia sotto l’ascensore e hanno rimosso bivacchi e tende dei richiedenti asilo "Il Comune ha ordinato di far buttare via tutto e noi adesso siamo senza coperte, senza tende e senza letti".

Blitz della polizia locale al Passetto. Via l’accampamento dei disperati: "Aiuto, abbiamo bisogno di tutto"

Blitz della polizia locale al Passetto. Via l’accampamento dei disperati: "Aiuto, abbiamo bisogno di tutto"

Passetto, sgomberati i bivacchi sotto l’ascensore. Ma i pakistani richiedenti asilo ora non sanno più dove andare e lanciano un appello alla città: "Vi prego aiutateci, abbiamo bisogno di tutto". Sono scesi in spiaggia ieri i vigili del comando di via dell’Industria. Gli agenti della polizia locale hanno rimosso bivacchi e tende, con l’aiuto degli operatori di AnconAmbiente, l’azienda locale di nettezza urbana. Le pattuglie della polizia, insieme ai furgoni della ditta, sono arrivate di buon mattino, attorno alle 8.45 di ieri. Dopo aver lasciato le auto davanti all’ascensore, i poliziotti – qualcuno in borghese, qualcuno in divisa – sono scesi per allontanare quel gruppo di pakistani richiedenti asilo che pernottava da diversi mesi in spiaggia.

Il Carlino, due giorni fa, aveva documentato tutto dopo che la notte precedente due ragazzi di 20 e 27 anni, che si trovavano ad Ancona in attesa dei relativi documenti, avevano accusato un malore. Fra loro, chi aveva un telefono ha immediatamente allertato la sala operativa del 112. I sanitari della Croce Gialla di Ancona, inviati sul posto, li avevano trovati in condizioni di iniziale ipotermia: uno aveva la febbre, l’altro lamentava forti dolori alla gamba. Malori riconducibili al freddo tagliente a cui erano esposti i sette che dormivano laggiù, a due passi dal mare, e che ora non hanno più neppure le coperte.

"Il Comune ha ordinato di far buttare via tutto e noi adesso siamo senza coperte, senza tende e senza letti. Non sappiamo più dove dormire", implora uno dei 7 stranieri in un italiano stentato. Il gruppo ha chiesto aiuto pure a Patrizia Guerra, vicepresidente regionale della Nico, la Nazionale italiana calcio olimpici. Condizioni disperate, quelle dell’accampamento davanti ai locali tecnici dell’ascensore che conduce al mare. Avevamo trovato resti di cibo, ma anche vestiti maleodoranti tra i cespugli, brick di vino e confezioni di latte, bottiglie di birra. E poi, sotto la scalinata, i resti di un falò. Perché per scaldarsi, in spiaggia, d’inverno, le coperte non bastano.