PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Bonifazi, aria di strappo: "Per migliorare l’aria non serve altro traffico. Sono pronto a lasciare"

Il consulente dell’amministrazione: "Gli assessori non mi hanno coinvolto"

Bonifazi, aria di strappo: "Per migliorare l’aria non serve altro traffico. Sono pronto a lasciare"

Bonifazi, aria di strappo: "Per migliorare l’aria non serve altro traffico. Sono pronto a lasciare"

Viabilità, sosta, mobilità sostenibile e ambiente. Concetti che si intrecciano nella visione della giunta comunale, ancora non così chiara negli obiettivi e nei metodi scelti per arrivare alla meta. Entro febbraio l’assessore alla mobilità urbana, Giovanni Zinni, vuole portare il Pums (Piano urbano per la mobilità sostenibile) in consiglio comunale per l’approvazione. Il professor Floriano Bonifazi, coordinatore del PIA e consulente del sindaco Silvetti (che si è tenuto la delega all’ambiente) per il PIA 2, punta i piedi.

Professore, la quarta lettera dell’acronimo Pums sta per ‘sostenibile’: immagino lei sia stato coinvolto nella tracciatura del piano, è così?

"Purtroppo no, a parte una prima riunione, ormai tempo fa, al sottoscritto non è più arrivato alcun avviso per partecipare alla stesura del Pums. A novembre ho anche mandato una nota in cui proponevo una proposta urgente di integrazione a cui non è stata data alcuna risposta". Cosa diceva, in sintesi, quella nota?

"Ponevo l’attenzione sulle ricadute dannose nei confronti della cittadinanza alla luce degli scenari prefigurati nel Pums, ossia la realizzazione di rilevanti infrastrutture nelle zone più delicate e inquinate della città, a partire dal centro storico. L’impatto sarebbe stato importante e quindi chiedevo un inserimento e la presa in carico dei risultati del PIA nelle linee guida".

Con quale risultato?

"Nessuno, appunto. La proposta non è stata presa in esame e ad oggi, come consulente del sindaco per ambiente, clima e salute non sono stato ascoltato per dire la mia su un tema così delicato. Le premesse erano altre. Mi lasci dire una cosa".

Prego.

"Non solo gli assessori competenti non mi coinvolgono nelle loro analisi, ma poi devo prendere atto di alcune loro dichiarazioni legate al Pums e al piano dei parcheggi, il vecchio Pup. Dichiarazioni che vanno da tutt’altra parte rispetto alla visione del PIA".

In che senso?

"La mobilità sostenibile non si realizza facendo nuovi parcheggi in centro, portando più traffico e più inquinamento. Su questo tema io non transigo e non sarò mai connivente a certe scelte strategiche".

Sta pensando a rimettere il suo incarico di consulente nelle mani del sindaco?

"Non siamo ancora a questa fase, ma ci stiamo avvicinando, Prima vorrei capire quali siano le intenzioni della giunta sul fronte della tutela della salute pubblica, ma se la mia figura è vista come un intralcio posso tranquillamente farmi da parte".

La giunta però ha già inserito il finanziamento del PIA 2 nel bilancio di previsione, con 200mila euro in tre anni, lei questo lo sa no?

"Deve essere chiaro, non ne faccio una questione economica, ma di rispetto della mia professionalità. Quei soldi servirebbero a implementare la fase del piano per la salvaguardia ambientale del capoluogo, la mia città. Dalla diagnosi del PIA 1 dovremmo passare alla terapia, m il condizionale resta severamente d’obbligo".

Dimenticava i soldi promessi dalla Regione per il PIA 2?

"No di certo, ma io ancora di quei fondi non ne so niente".