Boscaglia pensa solo alla vittoria: "Io non firmo per un pareggio"

Il tecnico dell'Ancona, Roberto Boscaglia, affronta la sfida contro il Pescara come una finale per la salvezza, concentrato sulle forze della squadra e sulla determinazione dei giocatori. L'obiettivo è vincere, senza firmare per un pareggio, puntando sull'aspetto mentale e sulla preparazione settimanale.

"Non firmo per un pareggio": esordisce così Roberto Boscaglia alla viglia della trasferta di Pescara. Una vera e propria finale, come afferma lo stesso mister: "Sarà una partita difficile, contro una squadra forte, ma noi stiamo bene e ce l’andremo a giocare con tutte le nostre forze: la nostra salvezza passerà da questa sfida". Per la prima volta, finalmente, il mister avrà problemi di abbondanza, visto che rientrano tutti: "Per fortuna sono rientrati tutti, sono molto contento, qualcuno che viene da qualche acciacco c’è, ma sono tutti disponibili. Avere tutti a disposizione è fondamentale". Questa la sua analisi sul Pescara e sul suo tecnico: "Cascione l’ho incontrato diverse volte da giocatore, da allenatore sta facendo bene e ha dato equilibrio alla squadra. Il Pescara ha costruito la squadra in base a quello che era il credo di Zeman, affronteremo una squadra che ha qualità, temperamento e individualità". Le partite delle avversarie nella corsa salvezza si giocheranno tutte in contemporanea, quindi un orecchio andrà anche a loro: "Penseremo ai risultati delle avversarie a fine partita, durante la gara dobbiamo concentrarci solo su noi stessi. Dobbiamo sapere che ora dipende tutto da noi, ma le partite a volte sono anche determinate da episodi: vedremo ciò che succederà, perché avremo l’obbligo di tenerci informati". Boscaglia non sembra preoccupato dal mal di trasferta che affligge la squadra (ultima vittoria a Pineto a gennaio, ndr): "Non dobbiamo pensare a queste cose, perché rischiamo di non riuscire a vincere. A Pontedera non meritavamo di perdere, siamo stati condannati dagli episodi. Oggi vedo una squadra con un piglio diverso, non posso pensare a quello che è successo in passato, senza nulla togliere a chi mi ha preceduto".

Un’Ancona che in questo rush finale è costretta a badare al sodo, cercando punti senza preoccuparsi dello stile di gioco: "Noi non cerchiamo un’identità, non abbiamo tempo: abbiamo una base su cui prepariamo le partite e su questa base possiamo preparare le sfide guardando agli avversari. La nostra è una missione settimanale, dobbiamo guardare anche a quelli che sono stati i cambiamenti tra gli avversari. Dobbiamo lavorare sulla base e non sull’identità". Firmerebbe per un pareggio? "Giocheremo per vincere, ma dovremo stare molto attenti. Non firmo per un pareggio, ogni squadra che ho allenato non ha mai giocato per un pareggio". A fare la differenza sarà soprattutto l’aspetto mentale: "La fame di punti nei giocatori, l’ho sempre vista. Si sono tolti di dosso un po’ di scorie, perché la vittoria ti permette sempre di lavorare meglio. In settimana i miei ragazzi hanno dato tanto, sia dal punti di vista tecnico che mentale. Abbiamo curato ogni aspetto, dobbiamo aspettare la gara per tirar fuori tutto quello che abbiamo dentro".

Gianmarco Minossi