Boscaglia rivoluziona l’Ancona. Con la Spal per tirarsi fuori dai guai

Gemellaggio sugli spalti, battaglia sportiva in campo: dorici ed estensi non possono farsi regali di Pasqua

Boscaglia rivoluziona l’Ancona. Con la Spal per tirarsi fuori dai guai

Boscaglia rivoluziona l’Ancona. Con la Spal per tirarsi fuori dai guai

Oggi pomeriggio al Del Conero va in scena Ancona-Spal e non è una partita come tutte le altre. Prima di tutto per la tifoseria anconetana e per quella ferrarese, gemellate da quarant’anni e forse più, che in tante occasioni della loro storia calcistica hanno incrociato i loro destini, come otto anni fa sempre allo stadio di Passo Varano, come al Mazza lo scorso novembre nella partita di andata. Sarà una festa sugli spalti, con pubblico da record da una parte e dall’altra – attesi da Ferrara 800 tifosi –, con tanti ragazzini a riempire anche la gradinata Neri per quello che dovrà essere un giorno da ricordare.

Festa intorno ma battaglia in campo. Perché l’Ancona cerca vittoria e sorpasso proprio sulla Spal. Troppe le occasioni e i punti già lasciati per strada, troppe le circostanze in cui l’Ancona s’è fatta male da sola. E’ giunto il tempo di rimediare e l’arrivo di Roberto Boscaglia sulla panchina dei dorici può essere l’occasione giusta perché la squadra mostri, finalmente, di che pasta è fatta. Certo, non ci si può aspettare un miracolo dal mister di Gela, i limiti della rosa a sua disposizione sono ormai noti da tempo. Però oggi la squadra ha una grande opportunità, pur con le assenze di Cioffi e Clemente per squalifica e di Pellizzari non ancora al top: ha l’occasione di rialzare la testa, di metterci il 100%, di riconquistare la propria tifoseria e di sfruttarne la spinta emozionale, di dare una scossa alla propria situazione e, soprattutto, alla propria classifica, e di rendere questo momento di festa un giorno speciale per i colori biancorossi. Perché quest’Ancona è stata costruita e guidata male, ma non è certo quella vista a Recanati. Boscaglia crede nella squadra e le infonde fiducia, è una guida che conosce il peso specifico e l’importanza di certe sfide e che vuole cominciare nel modo migliore possibile la sua esperienza ad Ancona, anche per porre le basi per rimanervi. Serve cambiare rotta e farlo subito, il conto alla rovescia che decide i playout sta per scadere. Serve una grande partita. In settimana Boscaglia ha provato un 4-2-3-1 inedito per i dorici, con una difesa a quattro davanti a Perucchini in cui resterebbe fuori Cella, dunque con Barnabà e Martina terzini e con Pasini e Mondonico centrali. Prezioso e Gatto davanti alla difesa, trequartisti il rientrante Saco, dall’altra parte Paolucci, e in mezzo Energe, in avanti il centravanti Spagnoli. Dall’altra parte Di Carlo punta su un undici che ricalca in parte quello visto contro la Carrarese, in emergenza in difesa dove giocheranno Ghiringhelli, Valentini, Fiordaliso e Tripaldelli, a centrocampo con gli esterni d’attacco Dalmonte e Maistro insieme al rientrante Buchel e al risorto ex dorico Nador, in avanti con l’altro ex dorico Antenucci insieme al lungo Petrovic.

Giuseppe Poli