Calcio a Jesi, proposta di acquisto respinta, la Jesina resta salda in Promozione

La Jesina, squadra di calcio di Jesi, retrocessa in Promozione, riceve offerte di acquisto da imprenditori locali per un progetto sportivo ambizioso. Il presidente respinge le proposte, definendole fuori contesto.

La Jesina, squadra di calcio di Jesi, retrocessa in Promozione, riceve offerte di acquisto da imprenditori locali per un progetto sportivo ambizioso. Il presidente respinge le proposte, definendole fuori contesto.

C’è poco da fare, il calcio a Jesi rira. Sempre e comunque. Indipendentemente dall’indice di gradimento goduto da parte del tessuto imprenditoriale cittadino, dagli umori (e malumori) della tifoseria, dal livello del campionato. Dieci giorni fa, dopo una stagione a dir poco tribolata si è materializzato il verdetto più temuto e paventato, la retrocessione in Promozione, la più bassa categoria a partire dal dopoguerra fino ai giorni nostri. Il giorno dopo lo spareggio perso con la Monturanese, ma anche nel corso della stagione, sono arrivate al presidente Chiariotti voci di offerte di acquisto più o meno convinte, più o meno credibili. L’ultima, con Alessandro Cossu a fare da tramite, sarebbe partita da un gruppo di imprenditori locali non meglio identificati che avrebbero fatto delle avances solo, particolare non secondario, ed esclusivamente verbali, per una eventuale cessione della Jesina da coinvolgere in un ambizioso progetto, tipo Polisportiva che riunirebbe sotto l’egida di un’unica bandiera altre realtà sportive locali (basket, pallanuoto, calcio femminile ecc.). Nella tarda serata di ieri Cossu avrebbe dovuto riferire alla stampa locale le decisioni degli imprenditori ‘da comunicare anche a Chiariotti’. La trattativa ‘fantasma’ è destinata a finire li, tanto rumore per nulla: il presidente della Jesina avrebbe liquidato con un ‘no comment’ sul nascere una proposta (offerta) ritenuta decisamente al di fuori da ogni ragionevole contesto.

g. a.