Calcio e futsal, uno storico accordo a tre

Città di Falconara, Dinamis e Falconarese stipulano un patto verso una futura polisportiva. Bramucci: "Lo sport deve unire, non dividere" .

Calcio e futsal, uno storico accordo a tre

Calcio e futsal, uno storico accordo a tre

Un "patto sociale" per disegnare il futuro dello sport cittadino. Ma anche un accordo a tre già definito "storico", quello stipulato lunedì 20 maggio al Leopardi, che permetterà di superare vecchi campanilismi nell’interesse della comunità. I tre attori: Città di Falconara, il club di calcio a cinque femminile insignito come miglior club del mondo; Dinamis, il sodalizio di futsal maschile premiato come il più giovane della serie C2 marchigiana; Falconarese, la società più antica con i suoi 105 anni spesi nel calcio. L’ambizioso progetto di collaborazione è stato presentato nel corso di un’assemblea. Inizialmente non si darà vita ad un consorzio, ma ad una gestione amministrativa congiunta con idee e sviluppi strategici. Il primo passo, si è appreso, è stato compiuto. E ovvero ad inizio anno, con la partecipazione come Rti all’assegnazione del bando per la gestione dello stadio Roccheggiani: il glorioso impianto dei biancoverdi non maschera affatto i segni dell’età e, soprattutto, attende ancora l’inaugurazione della nuova tribuna. Oggi è gestito proprio dalla Falconarese, dopo una deroga del Comune. Questo perché, infatti, non è ancora noto l’esito della gara cui hanno partecipato Falconarese stessa con Cdf e Dinamis, mentre nell’altra metà campo ci sarebbe l’Olimpia Falconara, altra società di calcio. In attesa di sviluppi, la parola chiave è sinergia: "Lo sport deve unire, non dividere – chiarisce Marco Bramucci, presidente del Cdf che, domani alle 20.30 al PalaBadiali, giocherà la gara 2 di semifinale Scudetto –. Troppo spesso in questa città abbiamo assistito ad una lotta senza quartiere tra società. La Falconarese qualche anno fa ci aveva già chiesto di cooperare, ma non eravamo pronti. Adesso sì. Sogno una grande polisportiva dove ognuno curi la propria disciplina ma con una fortissima identità comune, dando ai giovani la possibilità di fare sport in modo sano". A seguire Tiziano Corinaldesi, presidente della Dinamis gestore capofila del Badiali: "Ritengo inutili i bisticci. La scorsa estate, ad esempio, abbiamo stretto rapporti con una società storica come la Sabini, superando malintesi e divisioni. Auspico di coinvolgere anche il centro sociale Leopardi come base logistica di un ideale triangolo che preveda la cogestione di Badiali e Roccheggiani". Dunque Mirco Concettoni, presidente della Falconarese rilevata nel 2016 ad un passo dal baratro: "Fa piacere non sentirci più soli. Per noi sono stati anni difficili perché è stata dura disputare intere stagioni senza l’apporto del pubblico", dice in riferimento ai problemi dello stadio. Sulla collaborazione, spera che possa portare ad "un deciso cambio di mentalità nella nostra città". E in tal senso, a breve, la Falconarese dovrebbe annunciare una grande novità per il vivaio.

Giacomo Giampieri