Cartelle esattoriali, il Comune dice no alla rottamazione

L’amministrazione guidata dal sindaco Stefania Signorini reputa troppo pesante la perdita per il bilancio sul quale pesa un forte debito

Cartelle esattoriali, il Comune dice no alla rottamazione

Cartelle esattoriali, il Comune dice no alla rottamazione

Ancona in un modo, Falconara nell’altro. Nel primo caso una Giunta che ha scelto di aderire al piano della rottamazione delle cartelle previsto dalla legge, nel secondo una Giunta che ha scelto l’opposto. Perché "avremmo subito un danno", chiariscono l’assessore al Bilancio Marco Giacanella e il consigliere Luca Cappanera. Secondo le opzioni previste, infatti, il Comune avrebbe "perso" rispettivamente 1.536.351,11 euro per lo stralcio totale, 528.804,44 per lo stralcio parziale e oltre 12 milioni per la rottamazione dei debiti.

"Lo Stato non risarcisce i Comuni per la perdita di queste risorse – continuano -. Molti non hanno aderito a questa facoltà perché insostenibile per le proprie finanze". E così si punta il dito sulle amministrazioni di centrosinistra, che avrebbero causato "danni catastrofici alla città". L’interrogazione, presentata venerdì in Consiglio dall’ex candidata sindaco Annavittoria Banzi è stata respinta perché ritenuta "improponibile" da Giacanella e Cappanera. "Falconara è oberata da un debito di 48 milioni, ereditato proprio dall’amministrazioni di centrosinistra. Ora con l’aumento dei tassi d’interesse dovrà sostenere un rata annua di circa 4,1 milioni. Una situazione drammatica. L’opposizione come al solito non indica le possibile nuove entrate o i tagli ai servizi a sostegno del provvedimento. La proposta del Pd sarebbe perfetta solo se l’intenzione fosse quella di far fallire il Comune".

Per i due rappresentanti della maggioranza, "le rottamazioni si sono rilevate un fiasco. Le quattro fatte dal 2016 al 2018 avrebbero dovuto portare nelle casse dello Stato 53,8 miliardi di euro. Peccato che l’incasso si sia attestato a 20,2 miliardi. Negli anni la rottamazione è stata sempre meno efficace. La percentuale dei crediti recuperati è passata dal 26,8 per cento nel 2016 al 13,20 per cento nel 2018". I numeri falconaresi: la riscossione coattiva è pari al 38 per cento. "Rispetto al 13,20 per cento conseguito nel 2018 è evidente il danno per il Comune, anche per il Pd cittadino che da sempre palesa forti criticità con i numeri del bilancio", accusano. La chiusura: "Le ragioni del trend sono di facile individuazione. Sono sei anni che siamo in un situazione di condono perenne che consente a chi non paga di poter aspettare la situazione a se più favorevole per ottenere una dilazione o lo stralcio dei propri debiti". Per loro è una sorta di "schiaffo ai contribuenti onesti".

g. g.