Caso liceo Savoia, che senso ha puntare il dito solo su un voto?

Aumento dei suicidi tra adolescenti italiani legato a relazioni sociali rarefatte e pressioni scolastiche. Scuola pubblica in crisi finanziaria e attaccata al mondo del lavoro. Necessario riflettere sulle cause senza strumentalizzazioni.

"...In particolare, sul piano delle relazioni, lo studio ha messo in evidenza che ’relazioni sociali più rarefatte o formali, o percepite di minore intensità qualitativa, sono invece fattori determinanti il pensiero suicida come nel caso degli studenti liceali, che a parte nutrire più alte aspettative di rendimento scolastico stanno iniziando a sperimentare, ormai anche in Italia, modelli relazionali simili a quelli del Nord Europa, con genitori con un elevato status culturale meno presenti e che delegano maggiormente il loro accudimento a professionisti del settore’.

Ragionare su ciò che spinge un adolescente a tentare il suicidio è indispensabile, quanto evitare di strumentalizzare la vicenda per altri fini. Il caso anconetano si inserisce in un contesto in cui nel 2021-2022 si è registrato un aumento del 75% dei suicidi tra gli adolescenti italiani e il 44,9% di loro ha sperimentato almeno una volta il pensiero suicida (Cnr-Irpps). Che senso ha puntare il dito su un voto, quando il contesto è questo? La scuola pubblica italiana, oltre a essere strutturalmente definanziata (nella legge di bilancio 2024 non ci sono risorse per le assunzioni dei docenti né per il rinnovo contrattuale), è al centro di un attacco senza precedenti, da parte di chi la vuole piegare al mercato del lavoro, come se questo non fosse il centro di enormi tensioni sociali e di fenomeni di alienazione mentale.

L’unico dato certo che abbiamo finora, nella vicenda del liceale anconetano, è il biglietto in cui ha lasciato scritto: "Sono un fallito". Un concetto che appartiene al mondo del lavoro. Lo stesso armamentario terminologico, usato da chi vorrebbe innovare la scuola, è preso in prestito dal mondo dell’impresa: le "skills", le competenze, su cui puntano i novatori, sono quelle richieste ai lavoratori. Questo termine era assente dal vocabolario prima degli anni Duemila. Nel Dizionario di Economia e Finanza 2012 di Treccani si parla di lavoratori skilled (skillati) / unskilled (non skillati) in base "a una classificazione della forza lavoro che prevede una distinzione tra individui a elevata e bassa qualificazione".

Tra le competenze chiave di cittadinanza europea, che un adolescente dovrebbe sviluppare, c’è lo spirito di imprenditorialità. Se la scuola è assimilata a un’azienda, il 2 non sarà più un votaccio tra gli altri, bensì un indice di fallimento".

Valerio Cuccaroni,

professore