Centri estivi in mano ai privati: si paga tutto

Opposizione all’attacco dell’amministrazione comunale che non ha organizzato il servizio: "Anche il trasporto a carico delle famiglie"

Centri estivi in mano ai privati: si paga tutto

Centri estivi in mano ai privati: si paga tutto

Tutto secondo copione. Che la seduta della Commissione Scuola e Sport di lunedì avrebbe avuto degli strascichi politici era piuttosto prevedibile, specie per le denunce della minoranza in merito ai centri estivi che, per quest’anno, non sarebbero stati organizzati dal Comune, quanto piuttosto dalle associazioni del territorio con il sostegno economico dell’Ente.

E così, ieri, i capigruppo dell’opposizione Lara Polita (Cittadini in Comune), Laura Luciani (Partito Democratico) e Marco Baldassini (Vola, Ancora e Riformisti per Falconara) sono tornati alla carica, fortemente contrariati dalla decisione di "privatizzarli integralmente".

Secondo loro, infatti, "i centri estivi saranno tutti a pagamento, in quanto gestiti da associazioni private le quali hanno presentato i loro progetti entro il 3 aprile e che non sono stati illustrati.

Unica eccezione, limitatamente a sole tre settimane, per 25 ore distribuite su cinque giorni, sarà la gratuità per i ragazzi con disabilità, le cui famiglie dovranno fare domanda per l’esenzione e comunque sostenere le spese di assicurazione e l’eventuale pasto.

Non ci saranno pulmini per il tragitto da casa ai centri. Le tariffe, ad eccezione di Uisp che ha effettuato una scelta volontaristica, non saranno in base all’Isee e non avranno nessun tetto massimo: in pratica, liberalizzazione senza controllo da parte di chi governa la città a differenza di quanto annunciato nel bando e ovvero tariffe in linea con le precedenti comunali".

Il j’accuse dell’opposizione, stavolta tutta compatta: "L’amministrazione ha attribuito questo sfacelo ai tagli nella legge finanziaria effettuati dal ‘Governo amico’, che ha azzerato ogni contributo. La Giunta Signorini non si è però sognata di prevedere un aumento degli oneri a proprio carico, riversando i costi ed il trasporto sulle famiglie e vendendo un fumo destinato a diradarsi molto presto, lasciando anche ai più fiduciosi scoprire la dura realtà".

Non solo i centri estivi nel mirino, però. Anche le tariffe degli impianti sportivi fanno discutere e per Polita, Luciani e Baldassini "aumenteranno in futuro – accusano –. Sono tariffe ferme da circa otto anni che solo con un aumento Istat saremmo oltre il 15 per cento. Ci viene il sospetto di un possibile danno erariale". Poi, nonostante sembrava potessero esserci degli spiragli per le Miniolimpiadi (ultima edizione nel 2019, prima del Covid), la sentenza dell’opposizione che punta il dito sull’amministrazione: "Anche quest’anno non saranno organizzate. Non per colpa della pandemia, ma semplicemente perché non è pronta la nuova tribuna dello stadio Roccheggiani".

Giacomo Giampieri