"Cinque anni senza mio figlio"

Un padre jesino è stato separato dal figlio per cinque anni dopo che la compagna lo ha portato in Romania senza fare ritorno in Italia. La donna è ora a processo per sottrazione di minore all'estero. Il padre chiede giustizia e vuole riavere il figlio in Italia. La donna nega le accuse.

Cinque anni senza il figlio perché la compagna lo ha portato in Romania senza più fare rientro in Italia. La lontananza del padre, un 53enne jesino, dal bambino che oggi ha 8 anni, è iniziata alla vigilia di Natale 2018. L’uomo era tornato dopo un turno di lavoro a casa, non trovando più la sua compagna romena, 34 anni, e nemmeno il figlio che all’epoca ne aveva 3. C’era un biglietto sul tavolo con scritto "vado a casa da mio padre che non sta bene". Una scusa. La donna non è più tornata a Jesi e adesso è a processo al tribunale di Ancona per sottrazione e trattenimento di minore all’estero. Il dibattimento è arrivato a sentire in aula il padre del minore che cerca giustizia e rivuole il figlio in Italia. "Mi viene negata la possibilità di fare il genitore - ha sostenuto il 53enne - la mia compagna è andata via con l’inganno, organizzando tutto. Ora lo vedo pochissimo, solo se vado in Romania e alle sue condizioni". L’imputata è in Italia per presenziare al processo, ed era in aula quando il compagno ha testimoniato. In Romania ha chiesto l’affido esclusivo. In aula è stata sentita davanti alla giudice Alessandroni anche la nonna paterna. "Eravamo una famiglia - ha raccontato - io lo portavo all’asilo perché i genitori lavoravano. E’ stato un dolore grosso non vederlo più". Il bimbo non parlerebbe più nemmeno italiano ma solo rumeno. II 53enne è parte civile con l’avvocato Bartera. L’imputata nega le accuse sostenendo che lo aveva avvisato del rimpatrio.