Bando Case Popolari, l’assessore alle Pari Opportunità Cinzia Petetta fa chiarezza: "Si è generata un po’ di confusione – spiega - l’Edilizia Pubblica si suddivide in due articolazioni: edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, ovvero le ’classiche case popolari’ ed edilizia pubblica agevolata riguardante gli alloggi a canone concordato. La prima tipologia è finalizzata a dare risposte alle fasce economicamente più deboli. Nel caso specifico, il Comune ha una graduatoria vigente a seguito della pubblicazione dell’ultimo bando nell’anno 2021".
La seconda fascia, è quella a cui è indirizzato il bando aperto lo scorso 25 marzo e per cui sarà possibile presentare domanda fino al 10 maggio. "La seconda tipologia invece rappresenta una risposta ad una fascia di popolazione che, per condizione economica meno disagiata, non riesce ad ottenere l’assegnazione di un alloggio ERP, ma neppure a permettersi un alloggio sul mercato libero – prosegue l’assessore - Si tratta, pertanto di un ulteriore intervento, nel complesso ambito delle politiche abitative, finalizzato a dare una risposta diversificata e maggiormente esaustiva alle tante sfaccettature del disagio abitativo". Per partecipare al bando bisogna avere un reddito del nucleo familiare, calcolato secondo i criteri stabiliti dalla normativa statale vigente in materia di Isee, compreso tra 11.450,92 euro (importo due pensioni sociali INPS 2024) e 39.701,19 euro.