Confindustria e l’importanza del capitale umano. Pupi Avati e Iginio Straffi per parlare di giovani

Domani il teatro Gentile ospita l’iniziativa per gli 80 anni dell’associazione degli industriali.

Confindustria e l’importanza del capitale umano. Pupi Avati e Iginio Straffi per parlare di giovani

Confindustria e l’importanza del capitale umano. Pupi Avati e Iginio Straffi per parlare di giovani

Anche il regista Pupi Avati e Iginio Straffi, presidente Rainbow e Colorado film a parlare del "valore del capitale umano". L’occasione è il convegno "Dalla scuola all’impresa, il valore delle competenze" che si terrà domani (ore 18) al Teatro Gentile. Con loro ci saranno l’imprenditore Francesco Casoli, presidente Elica, e Pierluigi Bocchini, presidente di Confindustria Ancona. "Siamo lieti di ospitare la presentazione della seconda tappa del percorso verso gli ottant’anni di Confindustria Ancona qui a Fabriano e precisamente nei locali di questa mostra – rimarca Federica Capriotti del comitato Territoriale Fabrianese di Confindustria Ancona. - Creativity in Fabriano rappresenta il nostro fiore all’occhiello e celebra il forte legame tra cultura e imprenditoria, tra uomo e tecnologia che esiste nel territorio fabrianese. Non è dunque un caso la scelta di Fabriano per affrontare il tema del capitale umano, un tema che ci sta particolarmente a cuore. Da tempo in questo territorio stiamo investendo sulla formazione dei giovani, che rappresentano il capitale umano del nostro futuro. E’ il terzo anno che portiamo avanti Future Campus Fabriano, un progetto rivolto ai ragazzi delle superiori, e ogni anno abbiamo sempre più soddisfazione. Quest’anno, dopo solo una settimana dall’apertura dele iscrizioni abbiamo dovuto chiudere il form a causa delle troppe richieste. Questo è un bellissimo segnale".

"Il legame con il mondo delle aziende è strettissimo – aggiunge Stefano Zannini, presidente Fondazione Its Tecnologia & Made in Italy –. Sono oltre 100 i soci industriali del nostro Its in rappresentanza di aziende grandi, medie e piccole e sono proprio le aziende che indirizzano i percorsi formativi, a seconda delle loro esigenze. Ogni anno proponiamo nuovi percorsi, tarati anche sulle diverse caratteristiche dei territori: Dall’Ict di Ancona al mobile di Pesaro, dalla biotecnologia e farmaceutica di Ascoli al design di Recanati. E a settembre partiranno altri 5 nuovi percorsi. Perché sempre più le aziende hanno bisogno non solo di mani, ma anche di teste: hanno bisogno di persone che progettano, pensano e fanno". Nel comprensorio fabrianese sono 347 le unità manifatturiere con quasi 6.500 occupati: oltre il 40% sono occupati nelle imprese industriali e dei servizi, una percentuale maggiore rispetto alle altre zone della provincia".