Consiglio comunale, la tecnologia fa ancora flop

Problemi tecnici e disagi ritardano la rivoluzione tecnologica in Consiglio comunale. Black-out della rete e difficoltà nelle votazioni causano cancellazioni e confusione. Presidente Pizzi chiede interventi urgenti.

Cattivo funzionamento, black-out della rete e disagi vari: la rivoluzione tecnologica e informatizzata in Consiglio comunale può attendere. Anche ieri altra giornata nera per il funzionamento dell’innovativo apparato in funzione dalla fine di febbraio scorso, quindi da oltre due mesi. Problemi seri alla rete wi-fi, ma grandi difficoltà per le fasi di votazione, un disagio che si è già verificato in passato durante le sedute consiliari. Ieri, come in altre occasioni, almeno un paio di votazioni sono state gioco forza cancellate e azzerate proprio a causa del mancato funzionamento del sistema. Difficoltà anche nei collegamenti da remoto, nello specifico ieri per i consiglieri che per cause personali (malattia) hanno dovuto seguire i lavori del consiglio da casa. I nuovi tablet, di assoluto livello, per alcuni consiglieri restano ancora ostici e ogni volta c’è grande confusione quando gli stessi si allontanano dal posto o escono addirittura dall’aula. Il presidente del consiglio comunale, Simone Pizzi, sta facendo di tutto per sollecitare interventi definitivi sul sistema da parte della ditta che si era aggiudicata l’appalto (con sede nel maceratese). Ricordiamo che il nuovo apparato tecnologico per la gestione dei lavori di consigli e commissioni è costato circa 80mila euro.