Controllo dei carabinieri, chiama i parenti per farsi "difendere"

Due persone denunciate per resistenza a pubblico ufficiale e oltraggio durante un controllo antidroga. L'uomo sottoposto a detenzione domiciliare, ha chiamato i parenti per opporsi alla perquisizione. I carabinieri hanno dovuto chiamare altre pattuglie per circondare la casa. Nessuna sostanza stupefacente trovata.

Stavano facendo un controllo anti droga e quando è arrivato il momento di perquisire l’abitazione di un 38enne questo si è opposto e ha chiamato i parenti per farsi aiutare. È successo ieri e i carabinieri hanno dovuto chiamare in supporto altre pattuglie per circondare la casa.

Insieme all’uomo c’era anche una donna, di Montemarciano. Sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale. Lei, stessa età dell’uomo, è stata denunciata anche per oltraggio perché ha offeso i carabinieri con una serie di insulti. I militari dovevano entrare per il controllo ma lei ha offeso il loro decoro.

Tutti e due si sono opposti alla perquisizione che i militari dovevano fare in casa dell’uomo, a Falconara, per una soffiata antidroga. Solo con l’arrivo di altri equipaggi e in una cornice di massima sicurezza si sono svolte le perquisizioni, senza ulteriori conseguenze. In casa non c’erano sostanze stupefacenti.

L’uomo è sottoposto, da luglio scorso, alla misura alternativa della detenzione domiciliare nell’abitazione di residenza, su ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Ancona.

Quando ha sentito suonare i carabinieri ha chiesto ausilio e richiamato l’intervento di amici e di parenti, che abitano nelle vicinanze, tanto che la centrale operativa ha invitato sul posto altre autovetture per centuriare l’edificio e impedire l’arrivo di altri familiari.