Cremazioni e ossario: "Seimila loculi abusivi"

L’assessore Tombolini illustra il piano del Comune: impianto entro il 2025

L’impianto per le cremazioni entro il 2025 e un ossario comunale, così l’amministrazione cerca di combattere il degrado che regna all’interno dei suoi cimiteri, a partire da quello principale di Tavernelle. L’iter del crematorio è in fase molto avanzata, al punto che giovedì il documento andrà in giunta per l’approvazione e poi partirà la complessa fase progettuale e di confronto nella Conferenza dei Servizi. L’impianto sorgerà all’interno dell’area cimiteriale di Tavernelle, alle spalle della sala del commiato, avrà una superficie di 570 metri quadrati e sarà dotata di una sola ‘bocca’ che una volta a regime potrà effettuare tra le 6 e le 9 cremazioni al giorno e, in prospettiva annuale, circa 2mila complessive. L’amministrazione accenderà un mutuo per coprire i costi dell’intervento, circa 2,5 milioni di euro, ma secondo i piani e le cifre del settore, l’impianto di Tavernelle dovrebbe garantire un’entrata fissa di 1 milione all’anno. Ad oggi, infatti, le famiglie anconetane che vorrebbero cremare i propri cari sono costretti a recarsi presso impianti distanti, nelle Marche, ma anche fuori regione: "Nel 2023 sono morte 1700 persone nel capoluogo e 800 sono state cremate, ovviamente in impianti fuori città – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici, Stefano Tombolini, rispondendo a una interrogazione di Teodoro Buontempo (Ancona Protagonista per Silvetti) – Realizzando il crematorio potremmo dare un servizio che nel capoluogo di regione manca e produrre anche economia. Soldi che poi potremmo investire nelle aree cimiteriali che oggi versano nel degrado. Il tema dei cimiteri mi è molto caro, ne sto visitando diversi e mi è rimasta impressa, ad esempio, la situazione nell’area ebraica di Tavernelle dove la vegetazione ha coperto tutto. C’è poi il tema doloroso dell’edificazione di nuovi colombari per creare posti, ma la mia idea è limitare nuovi loculi e, oltre ad attivare le cremazioni, sfruttare quello che c’è. Secondo uno studio che ho richiesto, ci sono 6mila defunti che occupano altrettanti loculi senza avere le concessione e circa 3mila salme nei colombari perenni. Le regole ci consentirebbero di recuperare quegli spazi, ora proveremo ad applicarle attivando anche un’ordinanza a tempo per avvisare le famiglie sulla necessità di recuperare quegli spazi che valgono tanto. I 6mila loculi abusivi ci costano 1,8 milioni oltre ai costi di nuove costruzioni cimiteriali. Oltre all’impianto di cremazione è mia intenzione creare anche l’ossario comune che ad Ancona non c’è mai stato. Intanto, grazie anche ad Ancona Servizi, proveremo a sistemare le aree in degrado". Anche il cimitero ebraico: "Contatterò i rappresentanti della comunità ebraica dorica per capire se alcune piante dell’area sono state messe da loro in passato per motivi affettivi prima di tagliarle" ha aggiunto l’assessore al verde e al decoro, Daniele Berardinelli.

p.cu.