Da Fabriano alla conquista della Francia: "Le Olimpiadi sono un sogno che si realizza"

Sofia Raffaeli prepara l’impegno della prossima estate: "Sono onorata di poter partecipare a questa competizione, c’è un grande lavoro"

Da Fabriano alla conquista della Francia: "Le Olimpiadi sono un sogno che si realizza"

Da Fabriano alla conquista della Francia: "Le Olimpiadi sono un sogno che si realizza"

Continuano gli allenamenti nel palasport fabrianese per le due stelle della ritmica mondiale Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri.

Se da Milena ci si aspetta una conferma a livelli altissimi dopo le ultime olimpiadi di Tokyo; da Sofia una medaglia, dopo aver vinto un campionato del mondo e tantissime gare negli ultimi due anni vissuti da vera protagonista.

In questo anno ha ottenuto successi ma dovrà fare a meno dell’allenatrice che l’ha portata sul tetto del mondo.

Julieta Cantaluppi allenerà Israele e a lei è subentrata Claudia Mancinelli che la dovrà accompagnare nel 2024 a Parigi dove si svolgeranno le olimpiadi.

Il Vulcano di Chiaravalle nel frattempo è impegnata a perfezionare i nuovi programmi su tutti e quattro gli attrezzi (cerchio, palla, clavette di nastro) per incantare di nuovo pubblico e giuria.

"Parigi 2024? Penso a un sogno che si realizza – dice Sofia Raffaeli -. È qualcosa che tutti gli atleti, da piccoli, sperano di trasformare in realtà. Sono onorata di avere l’opportunità di esserci in prima persona. Inizialmente non mi sembrava vero: avere ottenuto il pass mi carica di responsabilità. Sto vivendo il percorso che mi porterà in Francia con grande serietà, senza alcuna distrazione. Ho una nuova allenatrice ma come tutti gli amanti della ginnastica sanno – rimarca la campionessa –, non è stata una scelta che ho preso io. Io ho deciso di rimanere ad allenarmi a Fabriano. Questa è casa mia. Non volevo staccarmi da un ambiente dove sto bene. Per fortuna anche Claudia è rimasta. Siamo in sintonia. A oggi posso affermare con sicurezza che sono contenta di come stiamo affrontando questo viaggio così importante".

"La gestione - continua la stella della ritmica mondiale - del tempo è un aspetto importante ma, contemporaneamente, complicato: cerco di dare la stessa attenzione a tutti gli attrezzi. Ogni giorno lavoro ad ampio raggio su palla, nastro, clavette e cerchio. È tutta questione di organizzazione. Parto dal presupposto che non ne ho uno preferito rispetto agli altri".

"Mi diverto – spieha la Raffaeli – a provare nuovi movimenti e a lavorare con costanza utilizzandoli tutti e quattro. Certo, clavette e cerchio sono sicuramente più facili da gestire. Palla e nastro, ognuno a proprio modo, creano qualche complicazione maggiore: la palla perché è scivolosa, il nastro per la sua lunghezza. I miei genitori mi hanno abituato ad ascoltare certe canzoni che sono rimaste nella mente e nel cuore. In questo caso il rapporto con le allenatrici è molto stretto: sanno quanto è importante che noi atlete viviamo le melodie scelte perché poi sta a noi interpretarle in pedana".

Ma Sofia Raffaeli non vive solo di ginnastica. C’è anche altro come ad esempio lo studio anche se deve essere "incastrato" con l’attività agonistica che porta via tantissimo tempo a questi livelli.

"Studio psicologia – conclude Sofia – e penso che possa essere stata per me la scelta migliore. Mi può sicuramente aiutare anche nella mia attività: il corretto uso della mente è fondamentale nello sport. Ammetto che, adesso, sto dando priorità alla ginnastica e sto mettendo momentaneamente in disparte lo studio. Però desidero laurearmi".

Angelo Campioni