Dopo il fotovoltaico spunta anche l’eolico

Chiesta l’autorizzazione per un impianto di produzione di energia elettrica a 800 metri sul iivello del mare, vicino al Monte Cucco

Dopo il fotovoltaico spunta anche l’eolico

Dopo il fotovoltaico spunta anche l’eolico

Dopo i campi di fotovoltaico che stanno spuntando numerosi in ragione della sburocratizzazione degli iter autorizzativi, ora è la volta dell’eolico. E’ stata aperta una valutazione di impatto ambientale di tipo ministeriale per l’installazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica ubicato nei Comuni di Sassoferrato e Fabriano denominato Monte Miesola dal luogo in cui dovrebbe nascere, a poco più di 800 metri sul livello del mare. L’impianto con pale eoliche ha una potenza complessiva pari a 47,6 Mw ed è stato proposto dalla società Fri-el spa. Si tratta di un impianto eolico on shore, la tipologia ad oggi più diffusa. Le turbine in questo tipo di impianti vengono posizionate sulla terraferma, su zone terrene all’aperto e ventose, monti e colline. La richiesta che riguarda una zona non lontana dal parco del Monte Cucco è stata presentata il 23 febbraio scorso ed è sottoposta a procedura di valutazione di impatto ambientale ministeriale la quale è in corso d svolgimento. A rendere nota la novità è l’ex sindaco e oggi consigliere comunale di opposizione Roberto Sorci: "Dopo le polemiche di questi giorni per i primi impianti fotovoltaici a Fabriano e Sassoferrato e i parchi eolici dei Comuni vicini di Gualdo Tadino e Nocera Umbra, arriverà anche questo impianto di Monte Miesola. Ribadisco – aggiunge - che sono favorevole primo di tutto all’eolico poi al fotovoltaico nei luoghi adatti e alla libera iniziativa economica ma questa deve essere anche governata nell’interesse del bene collettivo anche perché tutte queste iniziative nell’interesse nazionale sono ben accompagnante da incentivazioni economiche e contrattuali pe essere chiari. Il territorio va governato con intelligenza e soprattutto con equità territoriali che non sono il 3% delle compensazioni (chiesto dal sindaco Daniela Ghergo per il mega impianto fotovoltaico tra Paterno ed Argignano) che fanno sorridere". "Attualmente – aggiunge Sorci – ne’ lo Stato ne le Regioni in conferenza Stato-Regioni hanno trovato la quadra sui criteri di indicazioni delle aree idonee né quelle di accelerazione, per gli impianti fotovoltaici ed eolici. Per cui tutte le Regioni in ordine sparso, hanno elaborato varie leggi ma con l’obbligo di rispettare quanto indicato dallo Stato". Per Sorci inoltre il "3% delle compensazioni come previsto per legge di ristoro, non sono nulla rispetto agli impatti di trasformazione che i territori subiscono e la loro perdita di valore in paesaggio ed economia agricola. Quindi è giusto che almeno lo Stato- Regioni, riconoscano ai territori che dimostrano la loro solidarietà energetica ristori in servizi, infrastrutture, cominciando ad esempio dalla sanità nell’entroterra per arrivare anche alle attività pubbliche.