GIUSEPPE POLI
Cronaca

"È come una liberazione. I tifosi meritano di più"

L’attaccante a cuore aperto dopo la partita con la Lucchese e la salvezza "In questi due anni mi sono trovato benissimo, per me è una rinascita" .

"È come una liberazione. I tifosi meritano di più"

"È come una liberazione. I tifosi meritano di più"

Alberto Spagnoli, quindici gol in campionato, nel dopo partita con la Lucchese parla di salvezza e di tutto quello che ha vissuto in questa stagione così travagliata. "Sicuramente nel primo tempo non abbiamo pensato al risultato della partita di Fermo – spiega il bomber –. Noi dovevamo cercare di vincerla a tutti i costi e abbiamo fatto di tutto per provare a portare a casa i tre punti, perché sapevamo che dall’altra parte poteva succedere qualsiasi cosa. Sono onesto, alla fine del primo tempo non ho chiesto niente, perché non è una cosa che mi piace. Ma verso la metà del secondo tempo dalla panchina abbiamo saputo dello 0-3, era difficile pensare che la Fermana avrebbe potuto recuperare quel divario. Gli ultimi minuti sono stati difficili. Io ero particolarmente cotto, ma li abbiamo gestiti. Però è stata una partita aperta, nel primo tempo non ci sono state grossissime occasioni, ma l’abbiamo giocata alla pari". Sette punti nelle ultime tre partite, qualcosa certamente è cambiato rispetto alle precedenti, ma anche rispetto alla gestione Colavitto. "Il mister mi ha chiesto di rimanere più centrale, di non andare sulla fascia, di non perdere troppe energie, perché comunque per un attaccante pesa il fatto di non essere lucido sotto porta – aggiunge Spagnoli –. Parlare di differenze non mi piace, mi potrebbe portare a parlare del passato. Sinceramente il mister ha portato esperienza, ma non è che chi lo ha preceduto non ne avesse, semplicemente Boscaglia ha avuto un approccio diverso, riuscendo a farci performare, e questo è sotto gli occhi di tutti. Da quando è arrivato ho visto i miei compagni allenarsi con grande intensità, c’è stato attaccamento, impegno, nessuno ha remato contro, nessuno ha tolto la gamba. Le partite sono state preparate bene, abbiamo subito il giusto, siamo riusciti a portare a casa punti importanti. Un risultato che è una liberazione enorme, perché i ragazzi hanno sofferto tanto. Un peso enorme che ci siamo tolto. In generale e a livello personale sulla stagione: "Momenti di sconforto ci sono sempre, sta tutto nella consapevolezza dei propri mezzi e nel trasformare quei momenti in forza per reagire. Un’annata che è durata come tre, ne parlavo anche con i miei genitori e dicevo loro che non finiva più, che sportivamente era un inferno. Poi però trovi motivazioni, vincere porta entusiasmo e questa è stata una spinta in più". Un tormento, come hanno scritto i tifosi dorici: "Il tifoso può esprimere quello che sente dentro. Andare sotto la curva e sentire "meritiamo di più" emotivamente mi fa stare male, ma capisco e rispondo agli applausi e ringrazio, perché i tifosi ci sono sempre stati, sono venuti sempre in tantissimi, ci hanno sostenuto per tutto il tempo. Si aspettano di più dai giocatori e dalla dirigenza, e hanno ragione. Bisognerà ripartire con idee chiare". Sul futuro ad Ancona Spagnoli conclude: "Sono stato benissimo, qui, in questi due anni. Ancona per me è stata una rinascita. Ho trovato un po’ di fiducia in più che mi hanno dato gli allenatori e una continuità che non ho mai avuto. Poi nel calcio nulla è scontato, ma qui io mi trovo benone".