E’ morto il fotografo Stefano Mariani. Aveva lavorato anche con Giacomelli

Il fotografo Stefano Mariani di Senigallia, noto per il suo lavoro in bianco e nero e per aver influenzato il figlio street artist Nicola, è scomparso all'età di 70 anni. La sua arte ha lasciato un segno nella comunità culturale locale.

E’ morto il fotografo Stefano Mariani. Aveva lavorato anche con Giacomelli

E’ morto il fotografo Stefano Mariani. Aveva lavorato anche con Giacomelli

Cultura in lutto, si è spento Stefano Mariani, aveva 70 anni. Fotografo per hobby, aveva lavorato anche con Mario Giacomelli. L’arte nel Dna nella famiglia Mariani: Stefano, con la sua fotografia non si limitava ad indicare e informare in modo diretto sulla realtà, ma attraverso le persone che osservava o viveva. Il figlio Nicola è "Blu", lo street artist conosciuto per i suoi mastodontici e iconici murales: l’artista è stato definito il "Banksy italiano" ed è stato inserito nella lista dei 10 migliori street artist in circolazione sia dal The Observer nel 2011 che dal The Guardian nel 2013. La notizia della scomparsa di Stefano Mariani è circolata in città nel primo pomeriggio di ieri, l’uomo si è spento all’ospedale di Senigallia dopo un significativo peggioramento delle sue condizioni di salute. Non era raro incontrarlo in città in sella alla sua bicicletta, macchina fotografica al collo, pronto ad immortalare momenti incisivi, ma anche amici che ieri, per salutarlo hanno postato una sua foto sui social: "Ciao carissimo Stefano, fotografo geniale, amico, compagno e vicino di casa. Tu al terzo ed io al quarto piano. Quella magnolia non l’hai vista arrivare al tuo balcone. Io c’ho ’rinunciato’ dodici anni fa" il ricordo social di Massimiliano Giacchella. "Sei stato un Don Chichotte con la bici come Runzinante e la macchina fotografica come lancia in resta – il ricordo di Simone Tranquilli -. Questo territorio, che hai amato, era la tua Mancia dove trovavi nell’ultimo e nel diseredato il tuo assalto fotografico ai mulini a vento. La chiamavi la Città della Fotografia anche qui a testa bassa contro l’establishment fotografico e i sepolcri imbiancati di una città per cui la fotografia è tutto".

La sua passione per la fotografia è iniziata nel 1975, dieci anni prima di trasferirsi a Senigallia dove ha conosciuto ed iniziato a frequentare Mario Giacomelli. Questa frequentazione ha fatto si che smettesse di fotografare a colori, per hobby, ed iniziasse a realizzare fotografie in bianco e nero. Ha fotografato realizzando immagini in bianco e nero per circa dieci anni, dal 1985-86 al 1996, dopodiché, gradualmente è tornato al colore.

Lascia la moglie Emanuela, i figli Nicola, Gabriele e Giacomo, i nipoti e la sorella Maria Grazia. I funerali saranno celebrati lunedì alle 9 nella chiesa di Santa Maria della Pace. Dopo la cerimonia, la salma sarà tumulata al cimitero ‘Le Grazie’.