Ecco com’era lunedì mattina

Dopo la segnalazione sul Carlino, un addetto ha cominciato a posizionare le decine di sacchi neri in contenitori bianchi

Ecco com’era lunedì mattina

Ecco com’era lunedì mattina

Qualcosa si muove. Dopo la discarica di decine e decine di sacchi della spazzatura neri, accatastati fuori dalla Corte di Appello di Ancona, segnalati sul Carlino, ieri è iniziata una sorta messa a posto. Lavori in corso insomma per restituire un minimo di decoro ad un quadrato di spazzatura, ubicata su suolo pubblico. In mattinata si è affacciato un addetto che ha riposto i singoli sacchi dentro altri più grandi, di colore bianco, con attaccata una lettera, la "R". Che siano destinati finalmente allo smaltimento? Qualcuno li passerà a prendere?

I numerosi sacchetti della spazzatura, pieni di non si sa cosa, sono lì da mesi, insieme ad altro materiale di scarto, tra via Carducci e via Zappata, su un marciapiede pubblico transennato. Una discarica in un quadrato, a cielo aperto, in pieno centro cittadino, che balza agli occhi di quanti si trovano ogni giorno a passare di lì o ad affacciarsi dalla finestra dei palazzi attigui. Sacchi grandi, gettati e abbandonati. Da troppo tempo stazionano senza un apparente motivo se non quello che vanno portati via ma perché nessuno provvede? Cosa contengono? Il Carlino ha chiesto spiegazione al tribunale stesso, dopo diverse segnalazioni arrivate dai cittadini che hanno notato la discarica. Non è ancora giunta alla redazione nessuna risposta su quell’accatastamento che non è un bel vedere. Nell’immobile si sa che sono in corso lavori interni per un ampliamento degli spazi di cui la Corte di Appello soffre da anni. Riguarda il terrazzo all’ultimo piano e nel quale saranno ricavati spazi aggiuntivi per gli uffici. Un recuperare 145 metri quadrati di superficie. Il Provveditorato interregionale delle opere pubbliche ha individuato la ditta affidataria dell’appalto e la consegna del cantiere è avvenuta il 27 aprile 2023. I lavori attualmente sono in corso di esecuzione, con ultimazione prevista nel primo semestre del 2024. Il quadrato recintato funge da appoggio del materiale di scarto che i lavori generano ma è tutto lasciato all’aria aperta e sotto alle intemperie. Per quanto ancora sarà così? Fino alla fine dei lavori?

Marina Verdenelli