"Ecco le telecamere per il livello del Misa"

I lavori sono iniziati mercoledì. Il sindaco: "Liberiamo personale prezioso che invece di controllare a vista il fiume sarà impiegato altrove"

"Ecco le telecamere per il livello del Misa"

"Ecco le telecamere per il livello del Misa"

Sono iniziati mercoledì mattina i lavori lungo il Misa per l’installazione delle dodici telecamere per il monitoraggio del fiume: 8 telecamere saranno posizionate entro la settimana e altre 4 verranno aggiunte in un secondo momento per coprire tutto il percorso del Misa da Bettolette (dove si è cominciato due giorni fa) fino all’ingresso cittadino. Si tratta dell’attuazione del progetto promosso dall’Amministrazione Comunale per la videosorveglianza del Misa in occasione delle piene e per cui è stato ottenuto un finanziamento da 50 mila euro. "L’obiettivo non è solo quello di ottimizzare la gestione del personale di sala operativa e delle unità volontarie di Protezione Civile durante gli eventi critici, forieri di pericolo per la popolazione" - come ha spiegato il sindaco Massimo Olivetti - ma anche di liberare personale prezioso che, invece di monitorare a vista il livello del fiume con anche rischi per l’incolumità fisica, potrà essere diversamente impiegato".

Grazie all’installazione di telecamere infatti l’attività di controllo e rilevazione delle informazioni potrà essere svolta da remoto, con l’uso di strumenti visivi digitali, gestibili direttamente dalla Sala operativa comunale. La fornitura di telecamere di videosorveglianza riguarderà anche alcuni punti significativi del bacino idrico secondario. Il mese di febbraio sarà decisivo anche sul fronte delle infrastrutture danneggiate dall’alluvione del 15 settembre 2022. Il primo cittadino ha infatti riferito quanto comunicato dalla Regione Marche circa la sistemazione del ponte di Vallone, chiuso dall’alluvione, ossia che "i lavori inizialmente affidati ad Anas sono poi passati al Consorzio di Bonifica che ha comunicato l’avvio del cantiere entro il mese di febbraio". Un intervento che non dovrebbe protrarsi per molto dal momento che non riguarderà tutto il ponte ma solo la parte della spalla. Si è risolto invece con un nulla di fatto l’incontro in Regione di venerdì scorso durante il quale, secondo quanto annunciato dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, si sarebbe dovuto presentare il progetto del nuovo ponte Garibaldi, demolito dopo l’inagibilità. L’incontro in Regione tra il commissario straordinario all’emergenza Acquaroli, il suo vice Babini, l’assessore regionale alle infrastrutture Baldelli, i tecnici Anas e i progettisti si è risolto senza alcuna presentazione del progetto.

Giulia Mancinelli