MARINA VERDENELLI
Cronaca

Esalazioni dall’Api, 100 richieste di parti civili. C’è anche il Comune: "Vogliamo la verità"

Inchiesta "Oro nero" partita dall’inclinazione del tetto di una cisterna nel 2018, 19 indagati. L’ex Arpam Marchetti vuole l’abbreviato

Esalazioni dall’Api, 100 richieste di parti civili. C’è anche il Comune: "Vogliamo la verità"

Esalazioni dall’Api, 100 richieste di parti civili. C’è anche il Comune: "Vogliamo la verità"

Puzza di idrocarburi dalla Raffineria Api nell’aria respirata dai cittadini per una cisterna che ha perso gas: fa un passo in avanti il caso del Tk61 dell’inchiesta denominata "Oro Nero". L’inclinazione del tetto protettivo della cisterna, avvenuto ad aprile del 2018 durante una operazione di pulizia, provocò cattivo odore per giorni e avviò denunce a catena e controlli sul sito produttivo da parte dei carabinieri del Noe, coordinati dal pm Irene Bilotta, che hanno portato a 19 indagati, 18 persone fisiche tra le quali l’ex dirigente Arpam Giancarlo Marchetti (ha fatto richiesta di abbreviati) e l’amministratore delegato di Api Giancarlo Cogliati, e la società Api.

Rischiano tutti il rinvio a giudizio (la procura ha chiesto il processo per tutti) per accuse che sono, a vario titolo, di disastro ambientale, gestione illecita di rifiuti speciali, getto pericoloso di cose, lesioni colpose. Nell’udienza preliminare che si è tenuta ieri mattina, davanti alla gup Francesca De Palma, sono state presentate un centinaio di costituzioni di parte civile tra singoli cittadini, associazioni ambientaliste e Comune di Falconara. Per quest’ultimo è arrivata in tribunale proprio la sindaca Stefania Signorini. "Mi aspetto che da questo processo vengono attribuite responsabilità - ha detto la prima cittadina - e che vengano tutelati i cittadini e Falconara".

Cinque le associazioni ambientaliste che hanno presentato la richiesta di costituzione di parte civile quali Onda Verde, Falkatraz, Legambiente, Italia Nostra e Wwf, rappresentare dagli avvocati Monia Mancini, Francesca Petruzzo e Tommaso Rossi. Singoli cittadini erano rappresentati anche dagli avvocati Cristina Bolognini ed Elena Martini. "Finalmente questo procedimento è partito - ha spiegato l’avvocato Mancini - nella prossima udienza dell’8 marzo ci verrà detto se le costituzioni saranno ammesse ma credo proprio che lo saranno. Da sottolineare due grandi assenti come parti offese, il ministero dell’Ambiente e la Regione Marche" .

Una assenza notata anche dall’avvocato Petruzzo che ha aggiunto "la loro è una coerenza che non ci piace, li vediamo assenti fuori dai tribunali per Falconara e dentro le aule". Per Fabrizio Recanatesi, di Falkatraz, la magistratura "ha certificato l’ennesimo processo ai danni di Api, questa volta anche x disastro ambientale. Il problema esalazioni è gravissimo è in gioco la pubblica incolumità. Sabato 27 manifesteremo per fermare il disastro ambientale, l’appuntamento è in piazza Mazzini alle 15.30". L’evento dell’aprile 2018 riguardò uno dei serbatoi più grandi d’Europa. La conseguente attività d’indagine, con sopralluoghi e prelievi in raffineria, ha permesso di ricostruire le modalità gestionali del petrolchimico "caratterizzate – scriveva il Noe nella chiusura indagini - da ripetute violazioni, sia delle prescrizioni contenute nei provvedimenti autorizzativi, sia degli stessi dettami sanciti dalla specifica normativa di settore". Le indagini espletate hanno fatto emergere "gravi carenze strutturali negli impianti, con diffusione incontrollata e prolungata nell’ecosistema di inquinanti pericolosi per l’ambiente e per l’uomo".