Esalazioni, i comitati dalla sindaca Signorini

Gli ambientalisti dopo la protesta: "Un colloquio chiarificatore ma non si è dato seguito alle proposte di collaborazione".

Esalazioni, i comitati dalla sindaca Signorini

Esalazioni, i comitati dalla sindaca Signorini

Dopo il presidio dello scorso 8 febbraio davanti al Comune, allora in occasione di una Commissione Ambiente in cui sono state relazionate le azioni contro le esalazioni ammorbanti, i comitati ambientalisti della città, ieri, hanno fatto sapere che è avvenuto anche un incontro con il sindaco Stefania Signorini, in seguito alla richiesta che era arrivata il giorno della manifestazione ‘Fermiamo il disastro ambientale’.

"Si sono chiarite le rispettive posizioni e il sindaco ha elencato tavoli e incontri promossi in queste settimana – hanno scritto in una nota – ma non si è dato seguito alle proposte di collaborazione che abbiamo offerto per sostenere i percorsi istituzionali in corso. L’Amministrazione non proporrà né la partecipazione di delegati di associazioni e comitati espressioni della cittadinanza attiva ai tavoli interistituzionali, né si farà portatrice della richiesta già avanzata di costituzione di parte civile del Ministero dell’Ambiente e della Regione Marche al secondo processo appena apertosi verso la società Api per disastro ambientale ed altri reati".

Secondo i comitati, "la Regione ha un obbligo etico, oltreché politico, nel costituirsi parte civile" (cosa che ha già fatto il Comune, ndr), mentre il "Ministero, oltre ai doveri costituzionali di salvaguardia dell’ambiente e della salute, è l’unica pubblica istituzione che ha facoltà per legge di agire in sede giudiziaria per richiedere il risarcimento dei danni ambientali subiti".

Infine sulle bonifiche che, spiegano, "competono esclusivamente alla società Api" e che sarebbero in ritardo di almeno dieci anni, pretendono "chiarezza circa l’efficacia e il rispetto da parte della raffineria". Le stesse richieste sono state sottoposte anche a tutto il Consiglio comunale, affinché l’azione politica locale possa diventare ancora più incisiva.