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Ex Conchiglia verde: il 26 maggio torna a vivere

Definita la data inaugurale di "Casacon", il locale nato dalle ceneri di quello che ospitava da Mina a Dalla.

Ex Conchiglia verde: il 26 maggio torna a vivere

Sarà inaugurata il 26 maggio Casacon, la nuova vita dell’ex Conchiglia verde a Sirolo, l’area all’interno del Parco del Conero. Il progetto, curato dall’architetto Federica Paladini e dallo studio Solido di Ancona, prevede l’apertura con l’obiettivo di mantenere vivi i ricordi nati in quel luogo memorabile. Oltre cento le serate che tra concerti e dj set di artisti nazionali e internazionali animeranno il bosco dello storico locale che apre le porte ufficialmente l’ultima domenica di maggio alle 19, inaugurando in qualche modo anche la stagione estiva in Riviera del Conero. "La nostra intenzione – racconta Carlo Boldrini, ceo di Casacon e di Pil, importante agenzia di comunicazione che sta dietro al progetto - è recuperare la memoria del locale e allo stesso tempo valorizzare il territorio, con la creazione di nuovi posti di lavoro, impegnandoci ad assumere professionisti locali e avvalendoci di fornitori a chilometro zero".

La Conchiglia verde, infatti, ha una storia incredibile: nasce nel 1948 dalle ceneri di un campeggio Balilla e vive il suo periodo d’oro tra gli anni Cinquanta e Settanta, in cui è frequentato da artisti del calibro di Patty Pravo, Mina, Ornella Vanoni, Gianni Morandi e Lucio Dalla. Il nuovo abbandona il nome Conchiglia verde, come da richiesta della famiglia Sturba, e si trasforma in Casacon, dall’unione della parola casa come luogo familiare e Con, compreso nelle parole Conchiglia. Il progetto di Casacon è incentrato sull’essere umano a 360 gradi, non solo una struttura ricettiva con ristorante, cocktail bar, musica live e suite ma anche punto di ritrovo.

Intanto i lavori in Riviera fervono. "Stiamo lavorando per la tutela delle spiagge sirolesi, molto belle ma anche molto delicate – dice il sindaco di Sirolo Filippo Moschella -. Ad esempio a San Michele lo scorso anno abbiamo constatato, assieme ai tecnici regionali, che per effetto delle mareggiate provenienti prevalentemente da nord-nord est si era verificato uno spostamento considerevole della spiaggia da nord verso sud e si era creato un gradino di erosione consistente di circa due metri d’altezza e oltre dieci metri di profondità, per un tratto di costa di circa 100 metri. Sono in corso quelli per la tutela della rupe che si erge sulla spiaggia Urbani". E’ in atto lo studio delle mareggiate e del crollo della falesia da parte dell’Università Politecnica delle Marche, finanziato con un altro contributo di 170mila euro della Regione, per capire che cosa fare per proteggere le spiagge, la falesia e il centro storico di Sirolo. Fra pochi giorni sirolesi e turisti potranno godersi nuovamente le bellezze uniche della spiaggia.

Silvia Santini