"Far finta di esserne fuori": sul palco Filomena ’Filo Sottile’

Filomena 'Filo Sottile' proporrà uno spettacolo provocatorio e impegnato, "Far finta di esserne fuori", allo spazio autogestito Arvultùra di Senigallia. Un'opera che invita a riflettere sull'abolizione del carcere e sulla condizione di chi vive in reclusione.

"Far finta di esserne fuori": sul palco Filomena ’Filo Sottile’

"Far finta di esserne fuori": sul palco Filomena ’Filo Sottile’

Lei si definisce ‘punkastorie’, anche se il titolo del suo spettacolo ricorda più Giorgio Gaber che il punk: "Far finta di esserne fuori". E’ la ‘cantata ultrasonica’ che Filomena ‘Filo Sottile’ proporrà venerdì (ore 21) allo apazio autogestito Arvultùra di Senigallia. "Voi vi sentite al sicuro nelle vostre tiepide tane – si lege nella presentazione -. Voi che potete procurarvi da voi il cibo caldo e godere di visi amici: considerate la vita in gabbia. La vita di chi sta nella penuria di spazio e aria e luce; la vita cattiva, che di contatto e parole ha fame; che pende e oscilla al vento mutevole di un sì o no; che deve penare per meritare di esistere e fornire prove di merito per alleviare la pena. Considerate voi le mura e le sbarre che si chiudono su corpi e nomi, vite congelate e occultate, orizzonti svuotati, il ghiaccio del controllo, il fuoco della costrizione. Meditate che gabbia e carcere e reclusione sono realtà e non solo parole. Meditate qual è il prezzo e il privilegio di starne fuori. Meditate se davvero ve ne potete chiamare fuori".

"Far finta di esserne fuori è uno spettacolo di ‘monologhi renitenti e canzoncine di evasione’. Una requisitoria antica per ukulele e voce sul nostro presente securitario, con in mente una concretissima utopia: abolire il carcere è possibile ed è giusto". La serata inizierà alle ore 19 con un aperitivo.