Fiamme sul peschereccio: morto il 35enne

Ustioni troppo gravi per Saiyal Sujan che è deceduto a Roma. Stabili le condizioni di Renato Ripanti. Proseguono le indagini sulle cause

Fiamme sul peschereccio: morto il 35enne

Fiamme sul peschereccio: morto il 35enne

Finisce in tragedia l’incidente avvenuto domenica mattina sul peschereccio Jamaica: ieri è deceduto Saiyal Sujan, il 35enne bengalese che in una manciata di secondi si è trasformato in una torcia umana. Un mix di gas rilasciati da alcune bombolette di poliuretano espanso, che sarebbero servite per sigillare ed evitare le perdite di gas che, a contatto forse con una sigaretta hanno generato l’incidente. Ad avere problemi, era stata la ghiacciaia del peschereccio ormeggiato all’inglese nella darsena Bixio e che è stato posto sottosequestro per consentire le indagini da parte della Procura che ha aperto un fascicolo sull’accaduto. Il 35enne, da tempo in Italia, era un uomo di fiducia della famiglia Ripanti, proprietaria del peschereccio e di un banco per la vendita del pesce in banchina.

In gravi condizioni anche Renato Ripanti, 38enne senigalliese che dall’ospedale di Parma, dov’era stato trasferito dopo essere stato soccorso e portato a Torrette, è stato trasferito nuovamente in un ospedale della Puglia ma è fuori pericolo anche se dovrà affrontare una lunga riabilitazione. Il 35enne bengalese, con il corpo invaso dalle fiamme, si era gettato nel porto ma era stato recuperato in condizioni disperate, poi, nei giorni scorsi un miglioramento aveva fatto ben sperare, ma purtroppo ieri mattina poco dopo le 10 dall’ospedale ‘Sant’Eugenio’ di Roma è arrivata la tragica notizia: Saiyal Sujan è morto. L’uomo stava cercando di ricongiunsi con la famiglia, moglie e due figli che si trovano in Bangladesh: qui aveva trovato appoggio dalla comunità bengalese, molti suoi connazionali sono infatti impiegati al porto. Un lavoro duro quello che il 35enne svolgeva ogni giorno: al porto era conosciuto anche da alcuni diportisti che lo ricordano come un gran lavoratore, sempre molto gentile.

Mercoledì era stato effettuato da parte dei vigili del fuoco e dagli uomini della capitaneria un altro sopralluogo sul peschereccio, perchè l’incidente potrebbe avere un precedente che si sarebbe verificato 48 ore prima: sembrerebbe infatti che altre due familiari del Ripanti si sarebbero recati venerdì sera al Pronto Soccorso con ustioni lievi. Alla luce del decesso e del possibile precedente, le indagini potrebbero prendere un’altra piega e potrebbero essere effettuate ulteriori verifiche per fare luce sull’accaduto. L’area in prossimità dell’imbarcazione è ancora delimitata.