Fossombrone e Sora si dividono la posta. Un pari che regala la salvezza e anche la festa

Forsempronese 1949 e Sora 1907 pareggiano 0-0, garantendosi la salvezza. Partita senza emozioni, con poche occasioni da entrambe le parti.

Fossombrone e Sora si dividono la posta. Un pari che regala la salvezza e anche la festa

Fossombrone e Sora si dividono la posta. Un pari che regala la salvezza e anche la festa

FORSEMPRONESE

0

SORA

0

FORSEMPRONESE 1949 (4-2-3-1): Marcantognini 6; Camilloni 6, Urso 6, Rovinelli 6,5, Lorenzoni 6 (44’ st Mea ng); Conti 6, Bucchi 6 (44’ st Pandolfi L. ng); Fraternali 6 (46’ st Pierpaolo ng), Brigidi 6,5, Battisti 6 (38’ st Germinale 6); Fagotti 6 (40’ st Giacchina ng). All. Fucili.

SORA 1907 (4-4-2): Crispino 6; Ippoliti 6, Mastrantoni 6, Veron 6, Gemini 6 (6’ st Jirillo 6); Fortunanto 6, Di Giulio 6, Tribelli 6, Didio 6 (40’ st Capparella ng); Guibellini 6, Tordella 6. All. Campolo.

Arbitro: Benevelli di Modena 6.

Alla fine al comunale Bonci di Fossombrone la festa è ecumenica, perché nella penultima di campionato la Forsempronese 1949 e il Sora 1907 si dividono la posta (zero a zero come all’andata) e questo per loro significa la salvezza certa, che arriva al termine di una stagione che di sicuro è stata dura e faticosa per tutte e due le compagini.

Com’era naturale che fosse, è stata una di quelle partite da fine campionato in cui con un occhio si guarda a quel che succede in campo e con l’altro si controllano i siti sportivi sui telefonini per sapere i risultati degli altri campi.

Ne è venuta fuori una partita che ha riservato qualche (sparuta) emozione solo nel primo tempo, mentre nella ripresa, quando ormai s’era capito che il pareggio garantiva la salvezza sia ai pesaresi che ai frusinati, la calma è stata piatta. Non diciamo che i ventidue proseguivano a mulinare i femori solo per onor di firma, ma quasi.

La cronaca. Il primo episodio degno di una noticina è un presunto rigore all’ottavo ai danni di Guibellini, ma l’arbitro dice di no. Tre minuti più tardi Brigidi dal limite fa partire un diagonale rasoterra indirizzato sul palo più lontano: tiro un po’ telefonato, Crispino non ha problemi. Al quarto d’ora Guibellini dal limite dell’area grande: l’intenzione è lodevole, il sinistro un po’ meno, sicché Marcantognini agguanta senza problemi. Al minuto ventuno c’è un pallonetto di Camilloni dal limite, ma anche stavolta il veleno è solo nelle intenzioni, non nell’esecuzione. Al 24’ c’è una punizione di Battisti da fuori area, col pallone che finisce sul piede di Conti, il quale fa partire un cross su cui Crispino non batte ciglio. al 42’ forse la cosa più bella del tempo, con Fraternali che affonda bene in percussione ma poi perde l’attimo a tu per tu col portiere. Il tempo muore su un tentativo dal limite di Brigidi, che stoppa e si aggiusta il pallone con bella tecnica, il tiro però non è memorabile e Crispino para. Nella ripresa praticamente zero carbonella, s’è detto. L’unica emozione è un gol non convalidato a Rovinelli al 17’: fuorigioco. Dopodiché si aspetta tutti la fine per la gran festa collettiva e liberatoria.

a. bia.