Frazioni, c’è chi ci crede e investe: "Apro un altro b&b a Montesicuro"

Natacha Lilla prosegue la strada intrapresa dalla madre e raddoppia: "Zona che merita di essere rilanciata"

C’è chi ci crede ancora nelle frazioni. Come Natacha Lilla, che oggi inaugura il suo secondo ´b&b´ a Montesicuro. Alla faccia di chi dice che la città di Ancona finisce in centro. In realtà, c’è molto altro da guardare, da osservare, da visitare, da fotografare. E Natacha lo sa bene. Lei e sua madre, di origini tedesche, ci hanno creduto fin dall’inizio. Il primo ´bed & breakfast´, realizzato da mamma Ingrid, ha 15 anni. Ora, è Natacha a tenerne le redini, dopo aver perso il lavoro, 13 anni fa. E adesso c’è voglia di investire ancora sulla frazione: "Il nostro nuovo ´b&b´ si chiama ´Lillac cottage´, è grande 90 metri quadrati ed è distribuito su due piani". Il primo, invece, si chiama Glicine e vanta un ampio spazio esterno. Entrambe le strutture sono gioiellini sul viola, un colore ricorrente. All’interno, sia là che qua tre stanze, per un totale di 6 camere: "Un’avventura, questa, che è nata quando, 13 anni fa, ho perso il lavoro. Io non so stare ferma – spiega Natacha – e così mi sono cimentata in questo mondo. Sa – dice – adoro il turismo e Montesicuro merita di essere rilanciata. Abbiamo scorci mozzafiato, tantissimi animali e siamo immersi nella natura. Ok Halloween e bene il presepe, che è ormai un’attrazione del luogo". Al taglio del nastro, tanti amici, tra cui Fabio Mecarelli, presidente dell’associazione anti degrado di Sappanico: "Io, come Natacha – riflette lui – ho sempre creduto nello sviluppo socio-economico delle frazioni. Che possono essere il vero valore aggiunto di una città. Si parla sempre di porto come motore del capoluogo, ma mai che si parli di frazioni e di borghi". Sia Mecarelli sia Lilla sottolineano come i turisti facciano notare, nelle recensioni e al personale, lo stato delle periferie: "Rotatorie mal messe e poco manutenute, buche qua e là e degrado diffuso. È ora di cambiare". I bambini che arrivano al Lillac sono attratti da un’asinella, ma anche dalle tante galline che sfornano uova fresche ogni mattina, per colazione. "Un tempo, queste zone erano veramente isolate, ora non più col nuovo Inrca e un centro sportivo – fa Natacha – La gente arriva grazie alle manifestazioni del Palaindoor. Perché raddoppio? Per offrire più camere, ero costretta a dire di non avere posto. Chi viene da me, ama il turismo selvaggio, quello immerso tra boschi e animali. Le Marche sono state scoperte in pandemia", quando Lonely planet ha baciato la regione. "I visitatori rimangono ammaliati da bellezze finora sconosciute e parlano del Conero meglio della Toscana. Qui ce n’è per tutti: Castel D’Emilio, Ascoli, Offagna, Urbino. Cosa vuoi di più?".

Nicolò Moricci