ILARIA TRADITI
Cronaca

Fronte del porto. Navi al Molo Clementino, resta tutto come prima. La maggioranza si astiene

Respinta la mozione di Rubini di Altra Idea di Città per la revoca della delibera. Il centrosinistra ha invece votato contro ad eccezione di qualche consigliere.

Fronte del porto. Navi al Molo Clementino, resta tutto come prima. La maggioranza si astiene

Fronte del porto. Navi al Molo Clementino, resta tutto come prima. La maggioranza si astiene

Respinta la mozione presentata da Francesco Rubini di Altra Idea di Città per la revoca della delibera consiliare riguardante l’intervento di banchinamento del fronte esterno del Molo Clementino da parte dell’Autorità del Sistema Portuale. Unico voto favorevole il suo mentre il centrodestra si è astenuto compatto e il centrosinistra con il Pd, Azione, Italia Viva e Ancona Futura ha votato contro, fatta eccezione per alcuni consiglieri che si sono astenuti tra cui Carlo Pesaresi ("il parere del Ministero dell’Ambiente in merito non si può sottovalutare – ha detto – ritengo che ci siano ancora molti elementi da considerare").

Al centro della mozione, che ha chiamato in causa direttamente il sindaco Daniele Silvetti, la spinosa questione della delibera consiliare n. 50 del 2019 risalente alla Giunta Mancinelli. Quella del primo cittadino da sempre una posizione scomoda sull’argomento perché se da una parte in campagna elettorale si era detto contrario all’hub che andrebbe a sorgere dietro Fincantieri per l’attracco delle grandi navi da crociera (e quindi sulla stessa linea di Rubini e della sua lista Altra Idea di Città) dall’altra deve tenere conto delle posizioni del suo partito e della sua maggioranza, in Comune, Regione e anche al Governo. Ecco che allora, chiamato direttamente in causa ieri per spiegare una volta per tutte quale fosse la sua versione ufficiale, il sindaco ha preso tempo e ha tirato in ballo quattro atti che a suo dire hanno corsia preferenziale su tutto l’iter. Si tratta del Dup (documento unico di programmazione) del Puns, del Parere non vincolante da parte Autorità Portuale e delle linee guida della Regione che ha inserito il progetto nel piano delle Infrastrutture. All’attacco la capogruppo Pd Susanna Dini dopo le dichiarazioni di voto: "Prendiamo atto ancora una volta che sindaco e maggioranza lasciano decidere al Partito Democratico il da farsi. La mozione non passerà e saremo noi a votare contro e decidere per la città visto che la sua coalizione ha deciso di astenersi". Il Pd dal canto suo ha sempre difeso la struttura del Molo Clementino (tra i punti cardine della scorsa campagna elettorale) che grazie all’elettrificazione delle banchine porterebbe ad emissioni zero e quindi a una svolta green grazie anche all’uso di idrogeno come carburante e a navi di ultima generazione. Un compromesso insomma tra l’esigenza di sviluppo turistico e la sostenibilità ambientale della città.

Presenti in aula anche diversi cittadini ed esponenti del Comitato Porto-Città Ancona che fuori dal Palazzo Comunale in un sit- in hanno ribadito i motivi della richiesta di revocare la delibera 50 per restituire il porto antico alla fruibilità dei cittadini. Deluso ma combattivo lo stesso Rubini il quale in consiglio ha ribadito che "la mobilitazione continuerà. Oggi siamo vicini al punto di non ritorno quindi l’unica grande opportunità che ha la politica è quella di dire ’no’ a questo progetto che è antitetico allo sviluppo sostenibile di Ancona. Proseguiremo con questa battaglia".