Gestione unica rifiuti, via libera alla New.Co

L’assemblea Ata ha deciso anche se le contrarietà si sono fatte sentire. A spingere sono soprattutto Ancona, Osimo e Jesi

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Gestione unica provinciale dei rifiuti via libera dell’assemblea Ata all’affidamento del servizio pubblico di gestione integrata alla nuova società New Co, formata da VivaServizi, Jesi Servizi ed Ecofon Conero i quali avevano avanzato la loro candidatura nei mesi scorsi. Non sono mancate le contrarietà in sede di assemblea di sindaci e amministratori della provincia di Ancona ma la strada verso l’affidamento in house è ormai tracciata e si allontana sempre più l’ipotesi di andare a gara. Restano congelate le procedure di gara che l’assemblea aveva deciso di avviare per la gestione unica e già stoppate nei mesi scorsi in attesa di analizzare il piano industriale che era stato presentato dapprima solo da VivaServizi ed Ecofon 8poi si è aggiunta JesiServizi) e capire se la strada della gestione pubblica in house è ancora percorribile. Contrari i Comuni che osteggiano l’affidamento alla nuova società formata dalle municipalizzate: Senigallia, Falconara, Belvedere Ostrense, Monte San Vito e Serra San Quirico. A spingere verso l’affidamento alla New Co in particolare i Comuni di Ancona, Osimo e Jesi. La delibera dell’assemblea degli amministratori ha anche sancito le proroghe dei contratti in essere per la gestione e raccolta dei rifiuti "al fine di salvaguardare la salute dei cittadini e la tutela ambientale nei territori interessati, prevenendo ed evitando situazioni di emergenza ambientale ed igienico sanitarie conseguenti all’interruzione del servizio" fino al termine individuato dall’assemblea, per alcuni Comuni al 1 aprile per altri al 1 ottobre del prossimo a seconda del subentro della New Co che dovrebbe essere graduale sui territori. Tra i primi a partire ad aprile prossimo proprio il capoluogo assieme a Falconara, Jesi e Fabriano. Ad ottobre prossimo tra gli altri, se tutto filerà liscio, toccherà a Camerano, Arcevia, Castelfidardo, Chiaravalle, Corinaldo e Monsano solo per citarne alcuni. La raccolta differenziata dovrebbe restare quella già presente sui territori, di prossimità o porta a porta più o meno spinto. Approvato nei mesi scorsi in sede Ata il piano d’ambito che ha richiesto anni di discussioni e confronti anche piuttosto accesi, resta ancora tutta da definire invece la partita dell’impiantistica, in particolare quella per il biodigestore e l’impianto di trattamento del rifiuto da spazzamento stradale e degli arenili che potrebbe essere realizzato a MontemarcianoGabella o a Maiolati Spontini.