
Ghali e l’appello per la Pace: polemiche su un tema che deve unire
Il festival della canzone italiana ha visto coinvolti 30 artisti tra cui il cantante Ghali Foh, al quale le testate giornalistiche hanno dato molto spazio per le dichiarazioni rilasciate a margine del suo intervento canoro a una nota trasmissione della domenica, al termine della sua esibizione Ghali ha pronunciato le parole: stop al genocidio Israele-Palestina suscitando le ire dell’ambasciatore israeliano che si lamentava per il luogo dal quale il messaggio veniva lanciato.
Da qui la polemica da parte dei mass media dove il binomio Rai Festival di Sanremo/politica si è posta la domanda se sia giusto lanciare determinate intenzioni comunicative in luoghi non consoni a prese di posizione sul delicato tema della guerra.
Difatti Ghali giustificandosi disse che lui nei suoi testi tratta sempre di queste tematiche, infatti, diverse famiglie delle zone del conflitto sono interessate a questa situazione piangendo ancora i morti.
Per quanto riguarda il tema pace Ghali non pensava di scatenare tutta questa polemica su un argomento che dovrebbe unire invece che dividere, a molti rimane comunque non chiara la ragione di questo scontro per delle parole dal significato innocente che tempo fa in contesto differente non sarebbero state interpretate allo stesso modo. La questione israelo-palestinese risulta ancora oggi di difficile lettura. Questi due popoli fin dall’inizio rivendicano lo stesso territorio e questa premessa è doverosa perché il rumore mediatico è stato soprattutto per le parole del presidente della comunità ebraica di Milano che si è sentito attaccato da un preciso punto del brano del cantante italo-tunisino "casa mia". Il rappresentante della comunità ebraica ha anche aggiunto che nell’Italia che li aveva ospitati una propaganda anti israeliana in prima serata sulla rete nazionale non si poteva proprio ascoltare, chiedendosi anche il motivo per cui i vertici Rai non hanno preso posizione.
A questa accusa il cantante sul canale Instagram ha ribadito la sua idea con la quale lui era andato a Sanremo per portare un messaggio, mettendo in evidenza quelle che sono le dinamiche politiche difficili tra i due Stati e facendo luce su quello che si finge di non vedere, lui si ritiene fiero prendendo posizione e non facendo passare quindi il silenzio come un assenso.
Asia Finaurini
e Rachele Turchetti IIIA