Giulio Cesare, demolizione piena di ricordi

In tanti a guardare quell’edificio che per oltre 60 anni ha ospitato generazioni di studenti. Il nuovo polo accoglierà oltre all’attuale istituto anche la Leopardi e la Peter Pan

Giulio Cesare, demolizione piena di ricordi

Giulio Cesare, demolizione piena di ricordi

Pensieri, ricordi, fotografie di tempi che non torneranno. Ma al contempo la consapevolezza che dalla macerie nascerà il futuro. Resta un velo di nostalgia nei falconaresi, a migliaia quelli cresciuti dentro a quelle mura, ad accompagnare l’avvio della demolizione della storica scuola media Giulio Cesare di via della Repubblica.

I lavori sono partiti ufficialmente lunedì, dopo che il plesso era stato inesorabilmente chiuso nel 2020 per motivi di sicurezza. Allora, infatti, non aveva superato le verifiche di vulnerabilità sismica e le porte delle aule erano state chiuse definitivamente. La scuola era stata costruita alla fine degli anni Cinquanta, a fronte di una delibera del Consiglio comunale approvata nel 1955. In 65 anni è stata un punto di riferimento per la comunità, un luogo di apprendimento e socialità. La Giulio Cesare era, per tutti, "la media di sopra". Un appellativo per distinguerla dalla Leopardi, che all’epoca era la Ferraris, conosciuta invece come la "media di sotto".

Le operazioni di abbattimento sono eseguite con uno speciale macchinario che ha reso possibile mantenere aperta la viabilità. Non a caso, in tanti, ieri si sono fermati a osservare parte dell’edificio già sventrato. Per abbattere le polveri, invece, vengono utilizzati dei getti d’acqua. Per completare queste attività, la ditta dovrebbe impiegare circa un mese. Poi s’inizierà a guardare al domani. E, ovvero, alla costruzione del nuovo polo scolastico che accoglierà i ragazzi della Giulio Cesare, ma anche i bambini della Leopardi (trasferiti nel 2021 all’Istituto Gesù Bambino sempre per l’inadeguatezza alla normativa antisismica) e quelli della Peter Pan, inglobando anche la scuola elementare affacciata su via Leopardi. In pratica, in un "solo" quartiere generale, troveranno casa scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Il progetto prevede appunto la demolizione di Giulio Cesare e la completa riorganizzazione interna della Leopardi (di cui sarà mantenuto l’involucro interno) e, al loro posto, la realizzazione di tre corpi di fabbrica che si svilupperanno tra via della Repubblica e la sottostante via Leopardi, suddivisi su quattro livelli collegati tra loro da scivoli, scale e ascensori, in modo da abbattere le barriere architettoniche. Ogni plesso avrà un ingresso indipendente e spazi verdi e saranno realizzati spazi che potranno essere utilizzati da tutti i cittadini e strutture aperte agli esterni.