GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

"Ho pensato soltanto a lei Sì, siamo due miracolati"

Il racconto del genitore dopo il grande spavento: "L’ho spinta verso la strada. Siamo feriti ma l’unica cosa che conta è che siamo vivi". La telefonata del sindaco.

"Ho pensato soltanto a lei  Sì, siamo due miracolati"

"Ho pensato soltanto a lei Sì, siamo due miracolati"

di Giacomo Giampieri

Cosa significa essere padre? Amore incondizionato, ragione, senso di protezione e, in questo caso, anche istinto. Quello che ha avuto papà Roberto, ieri mattina. Agendo con sangue freddo e straordinaria lucidità per salvare la sua bimba da quell’albero pesante, pesantissimo che le stava franando addosso senza pietà. Emozionandosi, al Carlino, dirà: "Non ho pensato a me. Soltanto a lei".

Roberto, ci racconta cosa è accaduto?

"Eravamo da poco usciti di casa. Con mia moglie, visto il mio turno di riposo a lavoro (lavora in qualità di capotreno, ndr), abbiamo deciso di concedere una giornata libera ai nostri figli. E così, con la piccola, stavo raggiungendo l’auto in una via limitrofa per andare a fare delle commissioni e poi portarla al parco".

Poi che è successo?

"Arrivati all’altezza della caserma della Marina Militare, in via Rodi, ho avuto la sensazione che qualcosa non andasse. Sentivo degli scricchiolii sospetti, proprio sotto alla palma. Ho urlato a mia figlia, l’ho presa di peso e l’ho spinta verso la strada. In un attimo quell’albero si è abbattuto e ha travolto tutto, ringhiera compresa del giardino condominiale. Io sono stato colpito dalla cancellata, lei invece era terrorizzata, a terra ma salva".

Come state?

"A parte lo choc, direi che siamo quasi miracolati. Io ho riportato, temo, la frattura di qualche costola. Lei contusioni ed escoriazioni. Siamo vivi. È l’unica cosa che conta".

Come ha reagito sua figlia? "Piangeva a dirotto, era disorientata, forse – lo spero – non ha del tutto realizzato. I primi ad aiutarci sono stati alcuni inquilini di un condominio, che ringrazio pubblicamente, che ci hanno dato dell’acqua e l’hanno tranquillizzata. Siamo rimasti lì per un’ora, prima di andare in ospedale. Anche i vigili sono stati gentilissimi".

Sappiamo che ha parlato anche con il sindaco Valeria Mancinelli, dopo i fatti...

"Sì, mi ha chiamato al cellulare. Si è sincerata delle nostre condizioni e ha detto che se avevamo bisogno potevamo chiamarla. Mi ha fatto piacere. Poi ci ha spiegato la situazione".

E cioè?

"La stessa versione del proprietario della palma, che è privata in quanto sorge in un spazio verde altrettanto privato. Da giorni era stata inviata la segnalazione per l’abbattimento, ma complice il maltempo non si era potuto procedere con la rimozione".

Roberto si sente un eroe?

"Sono un padre che ha agito a protezione di sua figlia. Non ho pensato ad altro. In quel momento la pianta era il pericolo e quindi l’ho spinta verso la strada. È andata bene che non passavano vetture, ma poco conta se quella mossa sia servita a salvarla. E non posso che essere più felice. In quel momento c’era soltanto lei, non io. Non ho badato a me. È la più piccola della famiglia. Avevo il dovere di tutelarla".