"I biancorossi partono favoriti. Per la B servono giocatori esperti"

"Il Sestri è una squadra che corre molto, serve sfruttare il minimo errore. Mercato? Acquisti dietro".

"I biancorossi partono favoriti. Per la B servono giocatori esperti"

"I biancorossi partono favoriti. Per la B servono giocatori esperti"

"A Vercelli sarà una trasferta insidiosa, ma l’Ancona parte sicuramente favorita". A parlare è Crocefisso Miglietta, centrocampista che ha legato il suo nome ai dorici in Serie C2 e C1 tra il 2005 e il 2008 (con una parentesi al Padova) e al Sestri Levante negli ultimi mesi del 2017. Oggi, nonostante le sue 42 primavere, gioca ancora con gli umbri del Green Service, squadra del campionato amatoriale CSI di Terni. Insomma, da doppio ex può sicuramente dare un parere autorevole sulla sfida in programma domenica.

Miglietta, che partita si aspetta a Vercelli?

"Sulla carta l’Ancona è più forte, il Sestri è una squadra giovane, ma molto ben organizzata. I dorici hanno avuto qualche difficoltà all’inizio con Donadel, ma poi si sono ripresi con Colavitto. E’ una formazione che dispone di buone qualità, che finora non sono state espresse del tutto: è una gara che può essere decisa dagli episodi, dipende da chi andrà in vantaggio".

Nell’ultimo turno è però arrivata una sconfitta contro il Pontedera: che idea si è fatto?

"L’Ancona non meritava la sconfitta, è stata una partita abbastanza bloccata: i dorici hanno avuto le occasioni per sbloccarla, al contrario degli avversari che hanno giocato in modo pragmatico. Un pareggio sarebbe stato più giusto".

Quali sono le insidie che nasconde un avversario come il Sestri Levante?

"L’Ancona cercherà di riscattare la sconfitta, ma il Sestri è una squadra che corre molto. I biancorossi dovranno cercare di sfruttare il minimo errore, non credo che peccheranno di concentrazione, dovranno essere bravi dal punto di vista mentale".

Il mercato di gennaio si avvicina: che tipi di innesti serviranno secondo lei?

"L’Ancona dispone di buoni giocatori, che però stanno peccando a livello realizzativo. Magari un partner d’attacco per Spagnoli o anche un’alternativa, che consentirebbe a Colavitto di poter disporre di un’ampia gamma di giocatori. Secondo me qualcosa serve dietro, ma molto dipenderà da chi andrà via: Paolucci, Gatto e Saco mi piacciono. La squadra può crescere così com’è, ma se dovessero arrivare rinforzi sarebbe ancora meglio".

Cosa manca oggi all’Ancona per compiere il salto di qualità necessario per la Serie B?

"Innanzitutto ho appreso con piacere che si sta lavorando alla costruzione di un centro sportivo e questa è la base per poter far lavorare bene una squadra, parlo per esperienza personale. Vincere i campionati in Serie C è molto difficile: Ancona è una piazza importante, per vincere servono giocatori di un certo spessore, che sappiano sopportare la pressione e accettare le critiche. Io che ha vinto il campionato di C, posso dire che gli aspetti più importanti sono i giocatori e l’allenatore, ma dipende sempre da come opera la società. Servono elementi abituati a vincere, perché alla fine vincono le squadre che segnano di più: raramente vince chi spende poco".

Gianmarco Minossi