I progetti per Portonovo. Ex Mutilatini e pedonale: tre anni per la rivoluzione: "Ma non è Copacabana"

Il futuro della baia al centro del consiglio comunale tra luci e ombre. L’assessore Zinni: "Comunque non è pensabile che chiunque possa scendere".

I progetti per Portonovo. Ex Mutilatini e pedonale: tre anni per la rivoluzione: "Ma non è Copacabana"

I progetti per Portonovo. Ex Mutilatini e pedonale: tre anni per la rivoluzione: "Ma non è Copacabana"

"La strada percorsa per la progettualità e per l’ottenimento dei fondi Iti Waterfront su Portonovo, con il coinvolgimento dei comuni più piccoli a sud di Ancona, sempre in area Parco, è stata una scelta illuminata". A dirlo è stato il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, che ha ricordato come il solco tracciato dall’ex assessore competente, Ida Simonella, alla fine sia stato vincente: "Le interlocuzioni con il sottoscritto, all’epoca presidente del Parco del Conero, sono state molto importanti e ora c’è la grande opportunità di mettere mano a una serie di progetti vitali".

I progetti di cui ha parlato Silvetti sono il recupero dell’edificio degli ex Mutilatini, in stato di abbandono da tantissimi anni, il percorso pedonale panoramico alternativo alla strada di collegamento da monte verso la baia e viceversa e la realizzazione di una delle Porte del Parco, quelli di Ancona appunto. Silvetti ha confermato le idee bipartisan sulla destinazione d’uso dell’ex colonia: "Mi piace l’idea di attivare una sorta di ostello a 5 Stelle per diversificare l’offerta, con all’interno dell’edificio anche un’aula didattica per l’educazione ambientale, un punto di promozione dei prodotti locali e un presidio per i Vab, la prevenzione contro gli incendi boschivi; bene anche l’uso foresteria nei mesi invernali" ha detto Silvetti rispondendo a un’interrogazione di Susanna Dini (Pd).

A sostegno delle parole del sindaco il suo assessore ai lavori pubblici, Stefano Tombolini, che ha portato anche le cifre, sbilanciandosi anche sui tempi: "In totale il fondo Iti Waterfront garantirà una copertura finanziaria globale di 5,6 milioni di euro per i vari progetti, di cui almeno 3 per il recupero degli ex Mutilatini. Ci sono poi i soldi per la Porta del Parco e per la famosa strada parallela a quella attuale carrozzabile. Nonostante i vari ostacoli che si potrebbero frapporre, io mi impegno dicendo che in 36 mesi potremmo aver completato le opere. Intanto entro il 2024 dovremmo riuscire a finire la fase progettuale per poi procedere agli affidamenti e a breve arriverà la firma della convenzione per allocare le somme necessarie".

La baia è stata al centro del dibattito consiliare ieri. Carlo Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi, centrosinistra) ha chiesto lumi sulla strategia scelta per gli accessi a Portonovo: "Cosa volete fare e con quali tempi? – ha chiesto Pesaresi al vicesindaco Giovanni Zinni – A luglio scorso parlavate di Ztl, poi di Zac (Zona traffico limitato e Zona ad accesso controllato, ndr), intanto la stagione ha mosso i primi passi e la situazione nei fine settimana è stata caotica". Zinni, intanto, ha annunciato la rimodulazione delle corse delle navette e ammesso come la coperta sia molto corta: "Vedremo di farle partire nei fine settimana di maggio, ma non ci possiamo svenare solo per Portonovo perché le risorse per il trasporto pubblico sono poche, ne serviranno per i grandi eventi estivi. Gli accessi alla baia? Presto faremo una conferenza stampa e comunque posso dire che sarà una Zac sperimentale, dunque suscettibile di modifiche se necessario. Comunque non è pensabile che chiunque possa scendere, Portonovo non è Copacabana".