"I punti adesso iniziano a pesare. Una partita decisa da episodi"

"La serie C è difficilissima, serve investire e trovare il giusto mix tra giovani e giocatori esperti".

"I punti adesso iniziano a pesare. Una partita decisa da episodi"

"I punti adesso iniziano a pesare. Una partita decisa da episodi"

"Mi aspetto una partita sporca": così Gianluca Berti, doppio ex di Ancona e Olbia, commenta la sfida salvezza di domenica pomeriggio tra i dorici e i sardi, con cui condivise una stagione a testa. Con la formazione isolana disputò infatti il campionato di Serie C nel 1990-91, mentre all’ombra Del Conero giocò in Serie B nella stagione 1994-95.

Berti, che partita si immagina?

"Sarà combattuta su ogni pallone, perché ogni domenica che passa i punti peseranno sempre di più. Credo che vedremo una gara fallosa, nella quale gli episodi potranno fare la differenza".

Se non decisiva, la gara può già essere considerata uno spartiacque determinante per la stagione di entrambe?

"Senza dubbio, non sarà ancora decisiva perché manca ancora molto alla fine, ma quando sei in fondo alla classifica ogni sfida che giochi diventa determinante. Vincere potrebbe svoltare la stagione di una o dell’altra squadra, siamo in una fase della stagione in cui ogni dettaglio comincia a fare la differenza".

Si aspettava di trovare un Ancona così in difficoltà quest’anno?

"Sinceramente no: con la nuova proprietà e con l’entusiasmo iniziale non mi aspettavo di vedere la squadra così in basso. Ora però bisogna guardarsi negli occhi, perché è un attimo incappare in qualche difficoltà in Serie C. Stessa situazione per l’Olbia, che ha cambiato allenatore e che deve fare punti".

Quali sono le inside che nasconde una squadra come l’Olbia?

"I sardi arriveranno molto determinati, con un nuovo allenatore come Gaburro che bada al sodo: Ancona e Olbia non devono guardare allo stile di gioco, ma devono cominciare a vincere per tirarsi fuori da questa situazione. Fino a due anni fa ricoprivo il ruolo di direttore generale della Carrarese e ricordo che contro di loro si soffriva ogni volta: in Sardegna abbiamo sempre perso. Poi hanno un giocatore come Ragatzu che è tra i più forti della Serie C".

Lei ha iniziato la carriera da calciatore proprio dalla Serie C: cosa serve per ambire al tanto decantato salto di categoria?

"Venire fuori dalla Serie C è difficilissimo, basti guardare al Vicenza, una delle squadre più forti del campionato, ma che sta facendo molta fatica. E’ una categoria tosta, nella quale bisogna correre molto: servono tempo e soprattutto denaro, ma occorre anche trovare il giusto mix tra giocatori giovani ed esperti. Il salto di categoria non è immediato, guardate cosa succede da anni al Padova".

Che idea si è fatto in questi due anni del presidente Tiong e della proprietà?

"E’ un presidente che si è presentato in pompa magna, ma di proclami ne sono stati fatti tanti: servono persone che conoscano davvero la Serie C. Occorrono idee e strategie, non basta dire che si vince il campionato investendo tanti milioni".

Gianmarco Minossi