Il capo della baby gang evade ancora: ripreso

E’ ai domiciliari, ma a questo punto la sua posizione potrebbe aggravarsi: avrebbe messo a segno tre rapine in pieno centro

Il capo della baby gang evade ancora: ripreso

Il capo della baby gang evade ancora: ripreso

Evaso per la seconda volta in appena una settimana Iheb, boss 19enne della baby gang che ha messo a segno almeno tre rapine in pieno centro con le vittime venivano accerchiate, minacciate, anche con l’utilizzo di coltelli, e costrette a consegnare il denaro. Due ventenni aggrediti ai giardini pubblici di viale Cavallotti, a marzo scorso, erano finiti in ospedale feriti. Il 16 aprile scorso, dopo numerose denunce Iheb, origini straniere ma nato in Italia, è stato messo ai domiciliari su disposizione del gip, eseguita dai carabinieri ma già dopo poche ore è evaso. Riportato in casa, martedì scorso è di nuovo scappato.

Gli agenti del commissariato jesino non hanno trovato in casa il 19enne, con precedenti di polizia per reati contro la persona ed il patrimonio. I controlli sono proseguiti per tutta la giornata di martedì, in diverse fasce orarie ma il giovane si è reso irreperibile.

Pertanto il 19enne è stato segnalato dal commissariato all’autorità giudiziaria per evasione e riportato a casa. La sua posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria che potrebbe decidere per un aggravamento della misura cautelare.

I minori coinvolti nelle rapine ed estorsioni erano stati denunciati a piede libero al Tribunale per i minorenni. Ma non è tutto perché nei numerosi controlli messi in campo martedì dagli agenti del commissariato, diretto dal vicequestore Paolo Arena è spuntato anche un blitz all’ospedale Carlo Urbani. Qui all’interno di un reparto un 26enne destava sospetti: i poliziotti lo hanno trovano con la cocaina. Martedì pomeriggio le volanti del commissariato assieme alle unità cinofile antidroga della questura di Ancona e al personale della polizia locale jesina, hanno attuato un servizio straordinario integrato di controllo del territorio.

Obiettivo: prevenire reati in materia di stupefacenti e contro l’incolumità pubblica specie in corrispondenza dei luoghi di maggior concentramento di persone provenienti da più province e regioni quali le stazioni dei bus e ferroviarie. Con l’impiego del cane Hermes, sono state attentamente monitorate e setacciate le aree più sensibili della città e in particolare: le fermate dei bus in piazzale Partigiani, la stazione ferroviaria, via Imbriani, Setificio, Granita, quartiere San Giuseppe, via Roma, Orti Pace, piazzale San Savino e viale Cavallotti. Sono state identificate 105 persone di cui 12 positive ai controlli. Controllati anche 30 veicoli.

Sara Ferreri