Il Cardeto nel Parco del Conero: "Nessuno scippo, ma un’occasione"

Così il sindaco Silvetti replica alle polemiche sollevate dall’opposizione durante il consiglio comunale

Il Cardeto nel Parco del Conero: "Nessuno scippo, ma un’occasione"

Il Cardeto nel Parco del Conero: "Nessuno scippo, ma un’occasione"

Il parco del Cardeto gestito dall’Ente Parco del Conero? Continua a far discutere la mozione presentata mercoledì scorso in Consiglio Comunale da Vincenzo Rossi (Fi), che di fatto ufficializza la volontà della giunta Silvetti di inglobare il parco cittadino (di circa 20 ettari di estensione) nel parco regionale del Conero. E infatti il primo cittadino ribadisce i motivi di questa scelta: "La nostra mozione – spiega – che dà di fatto il via all’inizio dell’iter per l’annessione del Parco del Cardeto al Parco del Conero, è rivolta alla valorizzazione del primo e al rafforzamento dell’altro in vista della richiesta di riconoscimento a parco nazionale. Con questo atto inizia dunque un percorso, punto cardine del nostro programma di governo, per la promozione del territorio, per accentuarne i tratti caratteristici, tenendo bene in considerazione che il Parco del Conero ha tutte le caratteristiche per essere riconosciuto parco nazionale a cui si aggiungerebbe anche l’annessione del Parco del Cardeto che comunque manterrà un suo tratto distintivo nella segnaletica che ne preserverà a sua volta il tratto storico".

Alla base di questa decisione la mancanza di fondi adeguati per la manutenzione del parco e dei numerosi immobili e manufatti che si trovano all’interno, che andrebbero al più presto restituiti alla fruibilità pubblica, come la Polveriera Castelfidardo e la sala convegni da 250 posti, al momento in abbandono. Secondo Silvetti dall’accorpamento non ci sarà "nessuna dispersione, nessuna perdita, nessuno scippo", come invece paventato dai gruppi di minoranza, che hanno presentato un emendamento alla mozione. "Pensare a chi si accolla la manutenzione, pensare nel suo complesso alla gestione è del tutto prematuro – chiarisce il sindaco – visto che le competenze e le azioni conseguenti saranno definite nella fase successiva da un Protocollo d’intesa tra la città di Ancona e il Parco del Conero. Al momento, quindi, è giusto pensare in prospettiva, alle possibilità e alle opportunità che si prospettano. E mi riferisco all’inserimento del Parco del Cardeto in un circuito turistico-ambientale che darebbe lustro alla città di Ancona con l’inserimento di nuovi percorsi escursionistici, con una programmazione culturale complessiva che spazia dagli eventi ad appuntamenti di sensibilizzazione e di educazione alla natura. Quindi progetti di ricerca e di formazione. Ma ci sono anche questioni ancor più stringenti come il proseguimento della strategia di contenimento degli ungulati, la realizzazione di una cartellonistica complessiva, la messa a sistema delle strutture presenti all’interno del Parco del Cardeto. Penso alla ex Polveriera Castelfidardo, al ‘Campo degli Ebrei’, al Convento dei Cappuccini".

Insomma l’iter sembra ormai avviato e si attende che il Parco del Conero riunisca il consiglio direttivo per assorbire la mozione votata in consiglio e inviare richiesta formale alla Regione per il riconoscimento, attraverso legge regionale, dell’ampliamento dei confini. L’Ente, a sua volta, proseguirà invece verso il riconoscimento ministeriale per diventare parco nazionale.

Ilaria Traditi