REDAZIONE ANCONA

Il "caso Osimo" approda anche in Senato

Interrogazione al ministro da parte di De Cristofaro. Intanto il Tar chiede al Comune copia della delibera di surroga del Consiglio

Il sindaco Francesco Pirani con la sua giunta

Il sindaco Francesco Pirani con la sua giunta

Il "caso Osimo", adesso, è finito a Roma. Il senatore Peppe De Cristofaro, capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra, presidente del gruppo Misto in Senato, ha depositato un atto di sindacato ispettivo per far luce sulla legittimità della procedura seguita nell’ultima seduta consigliare. Interessato dalla coalizione osimana di centrosinistra, interroga il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: "Si chiede di sapere se il Ministro non ravveda una violazione della normativa vigente che stabilisce che il Consiglio non può deliberare su alcuno degli argomenti iscritti all’odg se non interviene almeno la metà dei consiglieri. Il decreto regio cui si è fatto riferimento risale a oltre un secolo fa (1915)".

Intanto il centrosinistra si mobilita: "La coalizione che ha sostenuto Michela Glorio candidata a sindaco è unita e ampia. Al suo interno infatti ci sono anche partiti nazionali ed è proprio grazie al loro sostegno che il Prefetto è stato sollecitato a una risposta scritta e che al Senato è stata fatta un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno. Alla Camera sono stati interessati gli onorevoli Irene Manzi del Pd e Giorgio Fede del M5S che hanno richiesto un incontro al Prefetto di Ancona".

In attesa che il Tar si esprima sulla sospensione in via d’urgenza e senza contraddittorio dell’efficacia delle tre surroghe in quella seduta (dopo l’esposto presentato dai consiglieri di centrosinistra), il presidente del tribunale amministrativo Renata Emma Ianigro ha invitato l’altro ieri il sindaco a presentare copia della delibera del Consiglio aperto grazie al regio decreto. I tempi scadono oggi e ieri il Comune non aveva ancora adempiuto.

Al Tar vengono chiamati in causa anche i tre consiglieri surrogati ma anche la Provincia di Ancona perché domenica si voterà per il Consiglio provinciale: non si sa se i tre possono partecipare all’elezione. Già oggi il tribunale potrebbe esprimersi.

A mobilitarsi anche le categorie economiche. "Aspettare la sentenza del Tar, cui la minoranza ha fatto ricorso, non ci sembra una buona idea – commentano Andrea Cecconi, Luigi Giambartolomei e Andrea Cantori, rispettivamente Presidente, referente e segretario della Cna di zona Sud –. Se è possibile evitarlo, sarebbe buona cosa che la politica faccia il suo corso, senza attendere le decisioni della magistratura. Riteniamo infatti che il sindaco debba prendere le sue decisioni in autonomia, considerando il fatto che l’organo della giustizia amministrativa non potrà in ogni caso risolvere i problemi dei numeri della maggioranza. Occorre sciogliere i nodi che si sono creati fin qui in maniera definitiva: questa amministrazione ha la forza di avviare la legislatura oppure no?".

Silvia Santini