Il comitato si appella alla Soprintendenza

Il comitato Monte Strega solleva dubbi sulla differenza di trattamento tra due elettrodotti: silenzio su Monterosso, opposizione a Paterno. Chiedono spiegazioni alla Soprintendenza.

Il comitato si appella alla Soprintendenza

Il comitato si appella alla Soprintendenza

"Silenzio e non opposizione all’elettrodotto di Monterosso di Sassoferrato, contrarietà all’elettrodotto a servizio dei campi fotovoltaici di Paterno di Fabriano. Due pesi e due misure, noi chiediamo alla Soprintendenza perchè?".

Torna all’attacco il comitato Monte Strega. "La Soprintendenza – rimarcano dal comitato - aveva inviato alla Provincia di Ancona, ente procedente della conferenza dei servizi, una richiesta di ulteriore documentazione per i campi fotovoltaici sassoferratesi, al fine di poter esprimere il proprio parere di competenza. La Provincia non ha tenuto in alcun conto la richiesta ed ha autorizzato, ma senza il parere della stessa Soprintendenza, la quale, anche per questo ‘sgarbo’ avrebbe dovuto esprimere il proprio parere di contrarietà e mettere un vincolo. Non lo ha fatto e non si comprende perché. La cosa è ancora più eclatante ora con il caso di Paterno. Dunque noi chiediamo che la Soprintendenza risponda a questo suo atteggiamento che a noi pare ‘schizofrenico’ o comunque fortemente contraddittorio. La Soprintendenza è un organismo dello Stato, alle dipendenze del Ministero della Cultura, e dunque deve dare una spiegazione".