Il festival ponte sull’Adriatico L’AdMed premia Joze Tomaš

Il presidente della Camera di Commercio Marche, Sabatini: "Da lui grande input per scambi e gemellaggi"

Il festival  ponte sull’Adriatico  L’AdMed premia Joze Tomaš

Il festival ponte sull’Adriatico L’AdMed premia Joze Tomaš

Debutto ufficiale ieri alla Loggia dei Mercanti per il ‘Festival AdMed’. L’edizione 2023 si è aperta con la consegna del Premio Adriatico Mediterraneo a Joze Tomaš, presidente del Forum delle Camere di Commercio Adriatico-Ioniche. Un riconoscimento assegnato per "il lavoro svolto con dedizione e passione", si legge nella motivazione, "il contributo allo sviluppo dell’Associazione" e "l’impegno per il rafforzamento della cooperazione nella regione adriatico-ionica". E’ il direttore artistico del festival Giovanni Seneca a ricordare che questa 17esima edizione presenta "un focus sulla Croazia, in quanto Paese presidente di turno della Macroregione adriatico-ionica. La Croazia è il nostro dirimpettaio, il Paese con cui Ancona ha avuto maggiori contatti nel corso della storia". Caso vuole che l’attuale prefetto sia Darco Pellos, di origini croate, per il quale "dobbiamo dialogare con i Paesi dall’altra parte dell’Adriatico, per essere più forti". Il giornalista Marco Ansaldo, inviato speciale per la politica internazionale e consigliere scientifico di Limes, moderatore dell’incontro che precede la cerimonia di consegna del premio, osserva che ‘Ancona è il polo fondamentale della Macroregione, per posizione geografica e in quanto sede dei tre Segretariati permanenti dei tre Fora (FAIC, Forum AIC, Uniadrion), oltre che dell’Iniziativa Adriatico Ionica. Non a caso alla Loggia dei Mercanti ci sono Massimo Seri, presidente Faic (Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio) e Anna Maria Bertini, segretario generale, nonché assessore alla cultura.

Il padrone di casa è però Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio Marche, che loda l’impegno di Joze Tomaš: "Lui ha dato un input molto forte alle nostre iniziative, come i gemellaggi, i progetti sui giovani, gli scambi economici tra le imprese. Questo riconoscimento va anche a quello che le Camere di commercio hanno fatto in questi vent’anni". L’ambasciatore Fabio Pigliapoco, capo del Segretariato permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica, ribadisce il ruolo di "capitale della Macroregione" svolto da Ancona, città dove tutto è iniziato ventidue anni fa, ma tiene a precisare che "senza società civile la Macroregione non avrebbe significato". Non per niente Seri e Bertini, ma anche il professor Andrea Perna dell’Univpm, sottolineano l’importanza di un’integrazione che nasca da esperienze concrete: "Il festival unisce Paesi diversi, grazie a iniziative congiunte. E’ un progetto culturale, ma anche politico e sociale". Ora la parola passa alla musica, ma anche a incontri che aiuteranno il pubblico a capire qualcosa di più sui difficili tempi che stiamo vivendo.

Raimondo Montesi