"Il giro del mondo in un concerto"

Pomeriggio speciale oggi al teatro Pergolesi di Jesi con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana: il programma

"Il giro del mondo in un concerto"

"Il giro del mondo in un concerto"

Oltre un secolo e mezzo fa, con il famoso romanzo di avventure "Il giro del mondo in 80 giorni", Giulio Verne aveva lanciato una sfida: è possibile compiere un giro completo della terra in un periodo di tempo così breve? Non solo alla domanda è possibile rispondere affermativamente, ma la magia della musica, capace di accendere la fantasia e condurre l’ascoltatore in ogni latitudine, può compiere questa straordinaria impresa nello spazio di una sola, straordinaria, serata. Accadrà questo pomeriggio (ore 18) al Teatro Pergolesi di Jesi grazie alla Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana, che proporrà al pubblico "Il Giro del mondo in un concerto", nell’ambito della stagione sinfonica 2024, intitolata non a caso ‘Geografie Musicali’.

E’ un viaggio avventuroso per il mondo a bordo di un "aereo-orchestra" pilotato dal direttore Pietro Consoloni e dall’attore Daniele Vagnozzi, che hanno già collaborato con la FORM negli anni scorsi, sulla scia di splendide musiche scritte da grandi compositori. Dalla Francia alla Russia, dalla Scandinavia alla Cina, dalla Germania alle Americhe, il pubblico scoprirà come i popoli della terra hanno racchiuso la loro anima nel suono e nella danza. Spesso si tratta di compositori che hanno reso ‘omaggio’ a un Paese diverso da quello in cui sono nati. L’Italia, ad esempio, è rappresentata tanto da Gioacchino Rossini (‘La Danza – Tarantella’) quanto dal tedesco Felix Mendelssohn-Bartholdy, di cui sarà eseguito il quarto movimento (‘Saltarello’) tratto dalla celebre Sinfonia n. 4 Op. 90, detta ‘Italiana’. Alla Spagna è associato il nome di Luigi Boccherini, con ‘La musica notturna di Madrid’ (Passa Calle e Ritirata). Se la Francia sarà evocata da Georges Bizet con ‘Farandole’, tratto da ‘L’Arlesienne’, Suite n. 2, la Turchia lo sarà grazie a Mozart, con il famosissimo Rondò "Alla turca", tratto dalla Sonata per pianoforte K. 333. Tra le opere più note di Johannes Brahms ci sono le Danze ungheresi.

Stasera si potrà ascoltare la Danza n. 5, in una trascrizione per piccola orchestra. Spazio poi al mondo culturale germanico, con ‘Pizzicato Polka’ Op. 449 dell’austriaco Johann Strauss jr. e con due brani del tedesco Georg Friedrich Händel, la ‘Sarabanda’ della Suite in Re minore e ‘Alla Hornpipe’, dalla Suite per orchestra n. 2, parte della celebre ‘Wassermusik’, che in realtà omaggia l’Inghilterra, la patria ‘adottiva’ di Händel. Dopo una ‘puntata’ nel Nordeuropa, con il ‘Valse triste’, Op. 44 n. 1 del finlandese Jean Sibelius e ‘Nell’antro del Re della montagna’ dal ‘Peer Gynt’ del norvegese Edvard Grieg, protagonista sarà il russo Cajkovskij, chiamato a rappresentare la sua patria con la ‘Danza russa’ dello ‘Schiaccianoci’ e la Cina con la ‘Danza cinese’, tratta sempre dalla Suite del celeberrimo balletto.

Infine si supererà l’oceano grazie allo ‘Stoptime rag’ dell’americano Scott Joplin ed al brano ‘La Cumparsita’ dell’argentino Gerardo Matos Rodríguez. Biglietto 5 euro (online su www.vivaticket.com).