PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Il libro dell’ex assessore: "Ora vi racconto la Mole, luogo di attraversamento. Certe scelte sono sbagliate"

Ieri la presentazione del nuovo volume di Paolo Marasca all’ex Lazzaretto "In una programmazione culturale ingessata può stimolare il fermento".

Il libro dell’ex assessore: "Ora vi racconto la Mole, luogo di attraversamento. Certe scelte sono sbagliate"

Il libro dell’ex assessore: "Ora vi racconto la Mole, luogo di attraversamento. Certe scelte sono sbagliate"

Il Lazzaretto, monumento ed ex fabbrica, luogo di attraversamento, e la versione dell’ex amministratore: "Togliere alcuni eventi culturali dalla Mole Vanvitelliana è una scelta che reputo completamente sbagliata". Paolo Marasca, ex assessore comunale alla cultura, durante i due mandati della giunta Mancinelli (ieri presente assieme a molti pezzi della sua giunta, mentre non c’erano assessori o consiglieri dell’attuale maggioranza) ha fatto del sito più noto, suggestivo e amato della città il centro della vita culturale del capoluogo. Questa mescolanza tra lavoro e passione l’ha messa dentro il suo ultimo libro presentato ieri, non poteva essere altrimenti, proprio alla sala Boxe della Mole Vanvitelliana. Un libro, ma anche un piccolo trattato dal titolo ‘Presente, il ruolo della Mole di Ancona’, edito dalla casa editrice anconetana ‘Affinità Elettive’.

Una presentazione ufficiale, quella di ieri pomeriggio, molto partecipata: "La Mole è un luogo di attraversamento e somiglia alla città dove si trova, un luogo dove le persone dovrebbero sempre andare e andarsene, passando attraverso, senza viziarlo, mantenendo il suo legame stretto col mare e col suo porto. È una fortezza, ma ci sono tante porte, non sta mai ferma – ha detto Marasca durante la presentazione – e in una programmazione culturale ingessata può stimolare il fermento, la creatività". Negli ultimi dieci anni l’intero plesso monumentale del Vanvitelli, coi suoi 18mila mq al chiuso, è stato lentamente, ma con costanza, recuperato dopo decenni in cui la struttura era in pratica inutilizzata. L’azione amministrativa, pur nelle difficoltà di appalti complicati, lavori bloccati, l’impronta della pandemia, ha portato la Mole quasi alla fine del suo percorso di risorgimento. Marasca nel suo libro tratteggia in maniera non troppo marcata quanto fatto a livello strutturale e culturale, analizzando anche le scelte recenti.

La nuova giunta ha fatto partire i lavori della sala Tabacchi e di recente si è sbloccato il cantiere del lato su Porta Pia, ma ha deciso di eliminare alcune forme di spettacolo culturale dalla Mole, preferendo una diffusione diversa. Libro – in copertina una bella immagine stilizzata del sito realizzata da Nicole Mancini – che segue un percorso a sezioni: "Sostanzialmente il volume è diviso in tre parti principali – ha aggiunto l’ex assessore dialogando con Aurora Carassai, scultrice all’Accademia delle Belle Arti di Macerata – Si parte dal contesto generale della cultura in ambito territoriale e nazionale nel presente per poi approdare all’analisi dei desideri del territorio e finire con la narrazione delle caratteristiche di questo luogo straordinario. Un luogo dove seminare politiche, anche istituzionali, nuove. Una politica che millanta di poter esaltare il patrimonio culturale, senza capire che per la sua gestione servono risorse che non ci sono". Tra gli interventi quello di Carlo Pesaresi, consigliere di opposizione: "C’è il rischio concreto che un patrimonio di bellezza e di lavoro come la Mole rischia di essere cancellato viste le scelte dell’attuale amministrazione. Magari non accadrà oggi o domani, ma presto".