PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Il monito del sindaco: "La Grande Ancona sia un sogno di tutti: opposizione, attenti"

Daniele Silvetti in consiglio comunale a un anno dalla sua storica elezione "Capisco la durezza del dibattito politico, ma non superate certi limiti". E l’assessore Tombolini: "Collaboriamo per raggiungere l’obiettivo".

Il monito del sindaco: "La Grande Ancona sia un sogno di tutti: opposizione, attenti"

Il monito del sindaco: "La Grande Ancona sia un sogno di tutti: opposizione, attenti"

Un anno fa, ieri, le urne regalavano a Daniele Silvetti il sogno della nomina da sindaco di Ancona, primo di centrodestra nella storia politica del capoluogo. Sempre ieri il primo cittadino dorico, intervenendo sul dibattito legato al ricco assestamento di bilancio, ha ricordato l’evento del 29 maggio 2023 e arringato la minoranza: "Il concetto di ‘Grande Ancona’ riguarda tutti, anche voi – ha detto Silvetti usando anche toni di sfida – Capisco la durezza a volte del dibattito politico, sono stato per anni all’opposizione, occhio tuttavia a non superare troppo la linea. Le parole dell’assessore Tombolini, che ha richiamato tutti all’ordine, sono la nostra stella polare".

Un intervento, quello dell’assessore ai Lavori pubblici, molto apprezzato a destra e in giunta, anche se i contenuti miravano, secondo noi, a colpire tutti, l’opposizione, ma anche la maggioranza: "Mi aspettavo toni diversi, argomenti diversi in questo dibattito che non fossero ‘avete preso i soldi qui, li avete presi là’ oppure ‘avete sfruttato risorse nostre’ e ‘lo avete fatto anche voi prima’ – è stato il commento di Tombolini in aula presentando la sua manovra, ossia la variazione del piano triennale delle opere pubbliche – Discutiamo assieme nel merito delle questioni, collaboriamo, perché raggiungere l’obiettivo di fare la ‘Grande Ancona’ o come la volete chiamare è il sogno di tutti. Se un investimento non va bene o non è sufficiente su un’opera qualsiasi discutiamo su come migliorare, non perdiamoci in una diatriba poco costruttiva".

Tombolini, da tecnico della giunta Silvetti, ha voluto ribadire la centralità della figura e dell’opera del sindaco Silvetti, ma di fatto ha preso a sberle pure la sua maggioranza che però se n’è accorta solo in parte. Compreso Jacopo Toccaceli, capogruppo di Fratelli d’Italia, secondo cui "se gli argomenti della minoranza sono quelli espressi oggi (ieri, ndr) allora siamo destinati a governare Ancona per i prossimi 9 anni". Maggioranza di destra blindata e rafforzata dal voto favorevole all’assestamento di bilancio di Massimo Mandarano (Gruppo Misto, Italia Viva – Centro). Non era la prima volta che Mandarano votava con il centrodestra, ma con il sostegno alla manovra le cose cambiano, anche se lui smentisce: "Scrivete ciò che vi pare, ma io non intendo cambiare schieramento, ho soltanto apprezzato la manovra, in particolare la parte in conto capitale e il discorso di Tombolini. Si fosse trattato del voto al bilancio di previsione sarebbe stato diverso, qui siamo di fronte a una semplice variazione". Semplice per modo di dire visto che tra parte corrente e conto capitale si parla di oltre 8 milioni di euro. Zinni, assessore con delega al Bilancio, ha difeso a spada tratta la ‘sua’ manovra ribadendolo nell’aula consiliare dopo le sedute delle commissioni.

Critiche sono piovute dal centrosinistra: "Una manovra senza visione e buona solo per l’ordinario di cui c’era tremendamente bisogno – ha detto Carlo Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi) – e quando gli effetti della ‘filiera istituzionale’ finiranno, come sta accadendo coi tagli del governo ai comuni sarà molto difficile per voi far quadrare i conti. Le sue parole, sindaco, dedicate ad alcuni ministri sono emblematiche". A Pesaresi, sulla filiera, ha risposto il sindaco: "Non mi spaventa, me lo aspettavo. In fondo lo avevo detto a inizio mandato che la filiera avrebbe portato benefici e in caso contrario avrei sbattuto i pugni sul tavolo".