Il nuovo prefetto: "Il testimone da Pellos?. Non è la prima volta. L’emergenza è nel dna"

Intervista a Saverio Ordine che entrerà in carica il 15 dicembre "A lui mi lega un’amicizia trentennale, abbiamo cominciato insieme. Conosco la Riviera del Conero, ma non ho mai lavorato nelle Marche". .

Il nuovo prefetto: "Il testimone da Pellos?. Non è la prima volta. L’emergenza è nel dna"

Il nuovo prefetto: "Il testimone da Pellos?. Non è la prima volta. L’emergenza è nel dna"

di Marina Verdenelli

Prefetto Saverio Ordine, quando arriverà ad Ancona?

"La data che mi è stata indicata con la nomina è quella del 15 dicembre, prenderò servizio quel giorno. Sono orgoglioso di questa nomina, ringrazio il ministro per la fiducia data".

Conosce già la città?

"Sono stato in vacanza sulla Riviera del Conero, Numana e Sirolo, un territorio meraviglioso. Ad Ancona sono stato in quelle occasioni, per una passeggiata ma non ho abitato nella città come non ho mai lavorato nelle Marche ma prenderò subito familiarità. Di Ancona in particolare ho letto che è famosa perché ha il sole che tramonta e sorge sul mare, un gioco di prospettive per via della sua forma a gomito. Anche a Cattolica è così. Poi conosco bene il prefetto Darco Pellos".

Come vi siete conosciuti?

"La nostra è una conoscenza trentennale, siamo entrati in carriera insieme e non è la prima volta che ci scambiamo di posto. Io ero prima di lui alla direzione centrale dei Vigili del Fuoco e ora prendo il suo posto ad Ancona. Coincidenze".

Lei lascia l’incarico di presidente della commissione nazionale per il diritto d’asilo. Un esperto di immigrazione?

"Ho una conoscenza approfondita, certamente, servirà anche ad Ancona. Vediamo poi dopo il mio arrivo che cosa troverò, il cambiamento è una novità anche per me che ho appreso solo da 24 ore".

Ha gestito l’alluvione ad Ivrea. Anche questo è un territorio alluvionato. Porterà la sua esperienza?

"Nel bagagliaio di qualsiasi prefetto c’è la gestione di ogni tipo di emergenze, ho seguito anche il terremoto del Molise, quando nella notte è crollata la scuola di San Giuliano. Ho lavorato 22 anni di fila nei vigili del fuoco, l’emergenza l’abbiamo nel dna credo. Spero di essere di aiuto alle autorità locali per ogni evenienza. So che si sta lavorando per la ricostruzione anche in questa regione, spero di non ritrovarci in una situazione simile. Appena mi insedierò farò un giro per conoscere i sindaci del territorio e vedere i miei compiti rispetto alla Regione".

Tra le sue qualifiche anche quella di direttore vicario dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata. Un esperto anche di mafia che servirà anche al nostro territorio?

"La criminalità organizzata cerca di inserirsi dove trova denaro e difficoltà economica. Le Marche come la Toscana sono regioni che per tradizione sociale e culturale sono molto esposte al fenomeno ma con l’aiuto delle forze dell’ordine e della magistratura sono sicuro che terremo sempre alta l’allerta e non sottovaluteremo i segnali".