Il rebus mobilità. Così la giunta cancella la ciclabile degli Archi: "E’ un fastidio per tutti"

Stop definitivo annunciato dall’assessore Giovanni Zinni in Commissione. Resterà comunque utilizzabile in attesa del tracciato alternativo al porto. "Puntiamo sulla strada sottostante da Porta Pia fino alla Banca d’Italia".

Il rebus mobilità. Così la giunta cancella la ciclabile degli Archi: "E’ un fastidio per tutti"

Il rebus mobilità. Così la giunta cancella la ciclabile degli Archi: "E’ un fastidio per tutti"

Pista ciclabile degli Archi, l’amministrazione la cancella definitivamente, ma in attesa dell’esito del confronto con l’Autorità portuale per il tracciato alternativo nella strada interna dello scalo (da via Marconi allo scalo Vittorio Emanuele, parallelo a via XXIX Settembre) la vecchia pista resta utilizzabile. A confermarlo è stato l’assessore con delega alla viabilità Giovanni Zinni che durante la seduta della Commissione di ieri ha fatto un excursus generale sulle ciclabili, fatte e da fare. La priorità, tuttavia, spetta al tracciato che dovrebbe collegare la stazione al centro.

La vecchia amministrazione aveva ricevuto i fondi per realizzare il percorso su via Marconi, dalla parte opposta rispetto a quello temporaneo fatto in forma emergenziale durante la pandemia. Come ricordato dall’ex assessore Stefano Foresi, per il via libera dei lavori mancava soltanto il bando di gara. La nuova giunta quel progetto lo ha cassato, ma la ciclopedonabile temporanea è praticamente inutilizzabile a causa della sosta selvaggia: "La ciclabile di via Marconi è un fastidio per la viabilità – ha detto l’assessore Zinni – e la nostra priorità rispetto alle piste per bici e monopattini va alle corsie per i veicoli e alle preferenziali per i mezzi pubblici. Questo deve essere chiaro. Quando avremo a disposizione l’alternativa lungo la strada sottostante da Porta Pia fino alla Banca d’Italia, in accordo con l’Autorità portuale, elimineremo qualsiasi traccia anche della ciclabile temporanea su via Marconi".

Nel frattempo sarebbe necessario rimettere ordine agli Archi visto che il tracciato è praticamente oscurato e impraticabile. Già a giugno il sindaco Silvetti aveva preso le distanze dalla ciclabile degli Archi e da allora l’interlocuzione con il presidente dell’Authority, Vincenzo Garofalo, va avanti. Per il progetto Biciclettiamo il Ministero ha prorogato al marzo 2026 la scadenza dei termini dei lavori, ma i tempi, come ricordato dai consiglieri di minoranza Ida Simonella, Giacomo Petrelli e lo stesso Foresi, potrebbero non essere sufficienti.

Oltre al tratto finale il percorso dovrebbe snodarsi all’interno dell’area portuale in zona Mandracchio, ex scalo Marotti e Zipa: "Abbiamo tempo fino al 2026, speriamo di riuscire a trovare la quadra – ha aggiunto Zinni che poi ha aggiornato anche le altre ciclabili – Abbiamo salvato i soldi del Pnrr, oltre 1,5 milioni di euro per quanto riguarda il percorso stazione Fs-polo universitario di Torrette: il progetto si farà dopo che Anas concluderà i lavori dell’Ultimo Miglio (2027, ndr.). A Passo Varano abbiamo modificato la ciclopedonabile fino alla facoltà di ingegneria a Montedago, usando i soldi del Pnrr appunto, e inoltre miglioreremo l’area 30km/h togliendo la strettoia. La ciclabile del Conero? Ci è piaciuta, ci stiamo lavorando, presto l’inaugurazione".

Pierfrancesco Curzi