MARINA VERDENELLI
Cronaca

Il rebus sicurezza al Piano: "Aggrediti da un clochard ubriaco. Basta, adesso servono più controlli"

La testimonianza di Fabio Mecarelli, presidente dell’associazione Anti Degrado: "Poteva andare peggio"

Il rebus sicurezza al Piano: "Aggrediti da un clochard ubriaco. Basta, adesso  servono più controlli"

Il rebus sicurezza al Piano: "Aggrediti da un clochard ubriaco. Basta, adesso servono più controlli"

"Ore 19.30, esco da casa di mia madre dopo aver festeggiato il suo compleanno, vado all’auto parcheggiata vicino al palazzo dell’Enel e poi sorpresa, arriva un signore senza fissa dimora e in evidente stato confusionale mi inveisce contro parlando una lingua a me sconosciuta. Riesco ad andare via evitando lo scontro fisico e a informare il 113 dell’accaduto". E’ giovedì scorso quando Fabio Mecarelli, presidente dell’associazione Anti Degrado, si è trovato vittima di una scampata aggressione, al Piano, mentre si trovava in compagnia della moglie. Hanno avuto paura entrambi mentre raggiungevano la vettura, lasciata in prossimità del palazzo dell’Enel di via Giordano Bruno. Un immobile con ampi portici al piano terra e un parcheggio sotterraneo per i dipendenti. A quell’ora gli uffici erano chiusi e attorno era quasi il deserto essendo vicina l’ora di cena. "Siamo saliti velocemente in auto che per fortuna era lì vicino, in via Saracini – racconta Mecarelli – quella persona non aveva buone intenzioni, ci veniva addosso minacciosa. Noi siamo riusciti a fuggire ma se al nostro posto ci fosse stata una persona anziana a piedi o una donna da sola o un ragazzino? Come finiva? Mia madre abita a due passi e a quella ora va a buttare via la spazzatura. Ora le ho detto di non farlo più, di non andare da sola".

Una pattuglia delle Volanti è stata mandata dalla centrale operativa e il senza dimora era ancora lì. E’ un extracomunitario, sul quale sono in corso accertamenti, conosciuto nel quartiere perché è da tempo che sì è ricavato un giaciglio proprio sotto il portico e fatto di cartoni e coperte dove dorme e passa anche gran parte della giornata. Anche ieri mattina era lì, seduto su un marciapiede, cappellino in testa, stava da solo e in silenzio. Altri residenti però avrebbero avuto a che fare con i suoi scatti aggressivi. "Ad una ragazza – dice Mecarelli – ha sputato e avrebbe provato anche a rincorrerla una mattina. Ho condiviso la mia brutta esperienza su Facebook e questa persona mi ha scritto che le è successo anche a lei di averci avuto a che fare. Era già ubriaco di prima mattina. Sono amareggiato, in quella zona ci sono cresciuto e vederla così mi addolora".

Mecarelli nel 2022, era agosto ed era insieme anche all’ex presidente dell’associazione Paolo Baggetta venuto a mancare di recente, aveva promosso una petizione per tutelare il quartiere del Piano dal degrado e l’aveva anche depositata in Comune. Aveva raggiunto 200 firme. "Spiegavamo la situazione chiedendo un presidio fisso di forze dell’ordine – spiega – con controlli quotidiani e mirati ma non è stato fatto mai nulla. Sicuramente non sarà la mia segnalazione a far cambiare le cose ma credo sia utile un controllo constante con presenza assidua di polizia locale e poi magari anche un censimento delle persone che vi risiedono, alcune credo nemmeno si sa che sono lì. Ci sono poi appartamenti che vengono affittati per pochi giorni, sembrerebbero ad uso turistico, ma non si sa mai chi ci soggiorna, anche per quelli credo occorra controllare bene".