RAIMONDO MONTESI
Cronaca

Il restauratore della cultura. Addio a Peppino Brunetti: "Era innamorato di Ancona"

Anche il sindaco Silvetti piange lo storico artigiano dai mille talenti: aveva 96 anni. Dai lavori alle Muse e alla Mole fino al Tiziano della sua chiesa di San Domenico.

Il restauratore della cultura. Addio a Peppino Brunetti: "Era innamorato di Ancona"

Il restauratore della cultura. Addio a Peppino Brunetti: "Era innamorato di Ancona"

Se ne va un pezzo di storia di Ancona. Non è esagerato dirlo. Con la scomparsa di Peppino Brunetti, 96 anni, artigiano dai mille talenti, la città perde una figura d’altri tempi. ‘Una colonna’, come lo definisce l’amico Walter Paoletti, artista socio della Galleria Papini, che si trova a pochi passi dalla mitica ‘bottega’ di Brunetti, lungo la scalinata di via San Pietro. Restauratore, falegname, scenografo, esperto di ogni tipo di materiali, ‘specializzato’ nella doratura. Peppino Brunetti è stato questo e molto altro. Non a caso l’Amministrazione comunale esprime il suo cordoglio per la scomparsa di un "protagonista in tutte le grandi e piccole operazioni che hanno riguardato gli edifici culturali, le opere d’arte e i luoghi storici di Ancona".

Il sindaco Daniele Silvetti ne ricorda "il grande amore per Ancona, manifestato attraverso un lavoro qualificato, attento e costante, che ha lasciato il segno soprattutto nel settore della Cultura del Comune", ma anche "le profonde doti umane".

Brunetti ha contribuito in maniera decisiva ai lavori delle Muse e si è occupato dello Sperimentale, facendo crescere dal punto di vista tecnico molte delle maestranze oggi in attività. Ha lavorato alla Mole Vanvitelliana, ha restaurato manufatti antichi e realizzato carpenterie e strutture per le opere della Pinacoteca, ha partecipato ai restauri del Tiziano nella chiesa di san Domenico, di cui si è sempre preso cura, ha lavorato con restauratori come Carlo Giantomassi, contribuendo a sollevare le sorti della cultura e dell’arte doriche dopo eventi drammatici come il terremoto del 1972. "Veniva sempre in galleria, a vedere quello che facevamo", dice Anna Maria Alessandrini, presidente della ‘Papini’. Walter Paoletti non sa come definirlo: "Un maestro, un amico, un padre, un fratello... Ho appreso tante cose da lui, nella bottega in cui venivano artisti come Otello Giuliodori e Roberto Papini. Era una figura storica per Ancona. Quando spostavano la Madonna del Duomo era lui a occuparsene. Era un uomo generosissimo. Aiutava le compagnie allo Sperimentale per le scenografie degli spettacoli. Si intendeva anche di pittura, anche se interveniva soprattutto sulle cornici. Era un bravissimo doratore. Capacità che ormai non ha più nessuno".

I funerali di Peppino Brunetti saranno celebrati domani (ore 11), naturalmente nella ‘sua’ chiesa di San Domenico in piazza del Papa.