Il sindaco Daniele Silvetti: "Il mio primo 25 Aprile, ma sempre antifascista. Proteste? Nessun timore"

L’intervista alla vigilia della cerimonia e del corteo in programma oggi "Tutto ciò che è contrario a concetti come la libertà espressiva è quanto di più distante dal mio credo e dalla mia impostazione culturale".

Il sindaco Daniele Silvetti: "Il mio primo 25 Aprile, ma sempre antifascista. Proteste? Nessun timore"

Il sindaco Daniele Silvetti: "Il mio primo 25 Aprile, ma sempre antifascista. Proteste? Nessun timore"

di Pierfrancesco Curzi

Daniele Silvetti, sindaco di Ancona, qual è il senso che lei attribuisce al 25 Aprile e alla Liberazione dal nazifascismo?

"È un evento nazionale, un pezzo di storia del nostro Paese, la festa di tutti gli italiani che deve unire ogni anno di più il popolo italiano sotto i valori espressi dalla Costituzione. Il 25 Aprile va celebrato con grande spirito e armonia, mettendo al centro i valori della libertà di espressione, a tutela di tutti gli orientamenti politici e culturali".

A destra qualcuno ha difficoltà nel pronunciare il termine ‘Antifascismo’, è così anche per lei?

"Assolutamente no, personalmente non ho alcuna difficoltà nel pronunciare quella parola. Il fatto che il 25 Aprile si celebri la vittoria dell’antifascismo è un dato storico ormai assodato credo, per cui non vedo il problema nell’utilizzare quella parola. Vede, tutto ciò che è contrario a concetti come la libertà espressiva, tutto ciò che è umiliante, mortificante del rispetto della persona è quanto di più distante dal mio credo e dalla mia impostazione culturale. Ogni 25 Aprile viene celebrata e consacrata la vittoria dell’Antifascismo contro un’oppressione". Quindi lei domattina (stamattina, ndr) sarà in piazza IV Novembre per la cerimonia solenne e poi in piazza Cavour per gli eventi dedicati alla Resistenza?

"Certo, non deve comunque dimenticare che io sono il sindaco di Ancona e di conseguenza rappresento tutta la città e tutti i cittadini, al di là dei singoli orientamenti politici. Sarò alla manifestazione ufficiale al Passetto e poi sfilerò assieme all’Anpi e ai suoi rappresentanti e ai cittadini nel corteo che successivamente raggiungerà piazza Cavour per il comizio".

Pensando a quando salirà sul palco allestito per il discorso delle autorità sente addosso responsabilità o preoccupazioni legate a proteste e polemiche da una parte della cittadinanza?

"No, nessun timore. Non è da escludere che ci possano essere attacchi dal pubblico, mi auguro eventualmente solo verbali, ma sul palco saremo insieme, io in rappresentanza del Comune e l’Anpi come associazione dei Partigiani. Se ci saranno dei facinorosi li fronteggeremo. In fondo non è la prima volta che assisto alle celebrazioni del 25 Aprile, un anno fa ero al Passetto e poi in piazza Cavour in mezzo alla gente per seguire il comizio. Quest’anno, lo devo ammettere, ha un valore diverso essere lì rispetto al 2023".

Con l’associazione dei Partigiani tutto bene quindi, andate d’accordo e collaborate bene?

"I rapporti sono ottimi, specie con la presidente, Tamara Ferretti, così come con Silvana Amati dell’Istituto Gramsci. La stessa Ferretti l’altra mattina (sabato al Piano, come riportato dal Carlino, ndr) ha preso le distanze dall’attacco di un cittadino contro l’assessore Andreoli. Assieme abbiamo organizzato diverse cose e collaborato fattivamente e noi ci siamo messi a disposizione per tutte le attività culturali da svolgere e condividere. Se non sbaglio a Senigallia invece non credo che l’Anpi e il Comune abbiano organizzato il cartellone assieme e vadano con due manifestazioni distinte".

Il 25 Aprile è divisivo a destra?

"Credo lo sia di più a sinistra".